Wildlife Photographer of the Year torna al Museo Minguzzi di Milano fino al 22 dicembre 2013.
Organizzata da Roberto Di Leo, presidente dell’Associazione culturale Radicediunopercento, la nuova mostra 2013 è ospitata negli spazi suggestivi del Museo dedicato allo scultore Luciano Minguzzi (Bologna 1911 – Milano 2004), in via Palermo 11.
In esposizione le ultime 100 immagini premiate al più prestigioso concorso di fotografia naturalistica, indetto dal Natural History Museum di Londra con il Bbc Wildlife Magazine e arrivate in
Si viaggia tra deserti, corsi d’acqua impetuosi, foreste e mari gelati, si rimane abbagliati dalla bellezza della natura, dallo stile regale dei due ghepardi che hanno regalato l’immagine alla mostra, alle farfalle delle cui ali in movimento sembra di percepire il fruscio, all’ippopotamo che ti guarda dritto e spavaldo negli occhi.
Tra le opere esposte a Milano c’è anche lo scatto del canadese Paul Nicklen vincitore del premio più ambito, il Veolia Environnement Wildlife Photographer of the Year. La sua fotografia, che immortala i due pinguini imperatore, è stata scattata nel Mar di Ross, in Antartide.
Wildlife Photographer of the Year è il frutto di una competizione storica, nata nel 1965 da un’idea di BBC Wildlife Magazine, chiamato all’epoca Animals. Quell’anno parteciparono 599 candidati divisi in tre categorie. Oggi i partecipanti sono 48mila e provengono da 98 paesi in tutto il mondo. Se non è un successo questo.
Ospite del Museo Minguzzi anche l’artista milanese Michele Vitaloni, rappresentante di spicco della Wildlife Art e dell’iperrealismo scultoreo a livello internazionale, che correda lo spettacolo fotografico della mostra.
Per agevolare la visita alle famiglie, l’Associazione culturale Radicediunopercento propone la promozione family friendly. Con 2 genitori (o adulti) paganti si ha diritto alla gratuità per 1 bambino / ragazzo (6-17 anni) su 2 da loro accompagnati.