Ultima recensione per un ultimo disco del 2011 per la perdita musicale più inaspettata di quest’anno: quella della 27enne Amy Winehouse, morta lo scorso luglio.
Questo CD si chiama Lioness: Hidden Treasures e ovviamente appartiene a tutta quella lunga lista di album natalizi che normalmente non aggiungono nulla alla propria discografia ma che si prestano ad essere il perfetto regalo da fare e da ricevere.
Non c’è praticamente più nulla da provare sulle doti e sulla voce di questa cantante scomparsa, probabilmente sin dopo l’uscita del suo ultimo, reale album di studio “Back to Black”. Amy lavorava da tempo a un nuovo CD che però non ha mai visto la luce, se non con l’uscita di qualche pezzo inedito. In questo album, curato forse per fare soldi sulla sua fama o forse semplicemente perché ci manca, ci sono parecchie cover di pezzi famosi come Valerie oppure Girl from Ipanema che la leonessa britannica re-interpreta alla sua maniera, con quella cantilenante vociaccia nera che ce l’aveva fatta tanto amare. C’è un duetto con Tony Bennett dal tono iper-classico. E poi ci sono una piccola manciata di inediti. Niente di sconvolgente. Ma è certo un modo per dare l’addio alla ragazza dalla voce più portentosa (alcool permettendo) degli ultimi dieci anni.
Luzbox