Grazia di Michele – un progetto intenso, raffinato, elegante

Si intitola “Dall’altra parte” il nuovo singolo di Grazia di Michele scritto a quattro mani con Mario Rosini, uscito da una manciata di giorni su tutte le piattaforme digitali.

Si intitola “Dall’altra parteil nuovo singolo di Grazia di Michele scritto a quattro mani con Mario Rosini. Uscito da una manciata di giorni su tutte le piattaforme digitali, il brano è una profonda riflessione sull’umanità, divisa da situazioni e condizioni diverse, se pur espressione di uno stesso grande cuore. Confini e differenze che credevamo superate dalla tecnologia, dal progresso economico, dalla liberalizzazione dei rapporti personali, si fanno al contrario sentire e, mai come in questi anni, in tutta la loro insopportabile presenza. Un sistema economico iniquo, guerre, migrazioni, malattie, dittature economiche e religiose alimentano paure, divisioni, creano disparità e diffidenze e rendono sempre più difficile sviluppare l’empatia verso l’altro.

Per la realizzazione di questa traccia, l’artista romana si è affidata al sound moderno di Matteo Caretto , che sostiene la tensione espressiva attraverso la batteria di Daniele Natrella e dal sassofono di Fabio Tullio. Per la prima volta è stata seguita in studio anche dal figlio Emanuele Chiappini, tecnico del suono che ha coadiuvato Caretto nella fase della produzione. In copertina vediamo Grazia ritratta da Chiara Giuria Cortese, in una stanza realizzata all’interno dell’ azienda agricola ed agrituristica sarda ‘Sa Mandra’ dall’artista contemporaneo Cenzo Cocca: tele, strappi, fili e cuciture, che disegnano un pezzo di mondo chiuso, ma ancora illuminato e accessibile. Il progetto è intenso, raffinato, elegante: proprio come piace a noi di Viviconstile!

E proprio per questo, grazie alla disponibilità del suo prezioso team, siamo riusciti a raggiungerla telefonicamente per saperne di più.

“Sto facendo tante cose, apparentemente diverse ma tutte legate da un comune denominatore” – racconta entusiasta. “Sto parlando ovviamente della musica e della passione che metto in tutto quello che faccio. Il brano ‘Dall’altra parte’ parla della necessità di mettersi nei panni degli altri, di entrare nella loro vita per riuscire a comprendere il senso della condivisione, dell’empatia e dell’accoglienza”.

Un significato che a molti a volte sfugge, purtroppo.

“Già. Spesso siamo pronti a esprimere pareri, a farci delle opinioni, ad avere pregiudizi ma mai a capire chi abbiamo veramente di fronte, quale sia la sua quotidianità.  Da tempo ormai attraverso le canzoni scelgo di comunicare pensieri e riflessioni importanti,  il linguaggio della musica è in grado di arrivare ovunque e comunque.  Questo singolo però sarà solo un episodio,  non entrerà a fare parte di un disco o meglio … non sto lavorando a un progetto ‘pop’…”.

A questo punto la curiosità è lecita!

“Mi sto occupando – e sono già a un buon punto di lavorazione – di un album di mantra. Ne ho già pubblicato uno di quasi nove minuti dal titolo ‘Madre Terra ’ e poi un secondo, ‘Lasciati amare’”. 

Un genere raffinatissimo, proprio come la tua scrittura. Cosa ti affascina dei mantra?  

“Sono brani che hanno una circolarità, un suono, una musicalità ‘rappacificante’, un elemento spirituale che ha a che fare con la pace, la meditazione,  quel pensiero che in loop si ripete continuamente. Tutto è partito da ‘Madre terra’ e da lì mi è venuta voglia di continuare su questa strada. Vorrei fare uscire un intero album, il prossimo autunno”.

Sei sempre curiosa, entusiasta, poliedrica ma non trascuri gli animali del rifugio che gestisci con tua sorella Joanna.

“Sì, amo molto gli animali, soprattutto i cani e i gatti, al punto che ho avuto l’idea di cominciare a scrivere le storie vere, di quelli che ospitiamo e che abbiamo avuto. Mi sto appassionando anche a questo nuovo lavoro e sicuramente ne verrà fuori un cd, che vorrei presentare proprio al rifugio”.

E in tutto ciò sei anche in tour!

“Assolutamente sì, con ‘Poesie di carta’, uno spettacolo dedicato all’amore che l’artista sarda Marisa Sannia ha avuto nei confronti della poesia. Aveva musicato i versi di Federico Garcia Lorca e di due poeti sardi, Antioco Casula e Francesco Masala. Purtroppo è morta prematuramente prima che il suo album ‘Rose de Papel’, dedicato proprio a Garcia Lorca, vedesse la luce. Con immensa gioia sono riuscita a ereditare un suo copione teatrale e parte dei suoi musicisti e collaboratori, per portare avanti il suo progetto.

E con questo spettacolo saremo a Milano al Teatro Litta, il 13 febbraio. Siamo stati da poco al Teatro Verdi di Sassari – chiaramente quando siamo nella sua terra l’atmosfera è magnifica – e  siamo certi verrà accolto ovunque, con grande affetto. Sto lavorando inoltre con il cantautore Giovanni Nuti a un altro spettacolo molto bello dedicato a Tenco e Dalilà, dal titolo ‘Una storia D’amore’. Debutteremo a breve a Milano ma è tutto ancora in lavorazione e preferisco non anticiparvi nulla. Infine sono sempre in viaggio con il mio ‘Sante Bambole Puttane’, un racconto sonoro dedicato a dieci figure femminili non famose, che proprio per questo non possono e non devono, essere dimenticate.”

www.graziadimichele.com

(Sonja Annibaldi)

 

Una curiosità ‘stilosa’? Gli outfit di Grazia di Michele sono dello stilista Roberto Prili di Rado, che negli anni ha vestito artisti del calibro di  Ava Gardner, Audrey Hepburn, Elizabeth Taylor, Anna Magnani, Bette Davis, della divina Greta Garbo e della famiglia Kennedy. Il rapporto con la Di Michele nacque  nel 1986, in occasione del suo primo vero successo ” Le ragazze di Gauguin”. Quando si dice la classe…