La pandemia ha causato svariati problemi, compresi quelli psicologici. Durante il lockdown, infatti, sono stati numerosi gli italiani che hanno sofferto di stati depressivi, soprattutto se si parla dei giovani. Privati della loro vita sociale, i ragazzi hanno accusato più di altri il contesto legato all’emergenza sanitaria. Dunque peggiora il benessere soggettivo e la qualità di vita, con l’emergere di stati come l’ansia, la depressione e i traumi psicologici. Una situazione che, purtroppo, perdura ancora oggi.
Aumentano i casi di depressione tra i giovani
Secondo una ricerca condotta dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), su un campione di giovani tra i 18 e i 34 anni, il 7,1% ha mostrato segni di depressione grave durante il primo periodo di lockdown, registrando un ulteriore aumento del 4% nei mesi successivi a marzo 2020. Una situazione che, però, è parzialmente rientrata sul finire dell’anno, considerando che questa percentuale è tornata a un livello simile al 2019. Una situazione affine si è verificata anche in altri paesi, come sottolinea uno studio condotto negli USA. Ad ogni modo, le ricerche di settore hanno evidenziato un netto peggioramento della qualità di vita della fascia citata poco sopra, con i giovani compresi tra i 18 e i 34 anni che hanno accusato più di altri questa situazione, manifestando sintomi gravi legati alla depressione.
Ansia, malessere e fobie sociali sempre più diffuse
La pandemia ha causato un netto peggioramento del benessere soggettivo dei giovani, che hanno iniziato a manifestare un crescente senso di malessere e ansia, sviluppando fobie sociali, tra le altre cose. Molti giovani, infatti, hanno sviluppato un forte senso di paura nei confronti del prossimo: c’è chi ancora oggi prova timore nell’avere dei contatti con altre persone, per il rischio di essere contagiato o di contagiare. Ovviamente anche i lutti vissuti da molti ragazzi hanno esacerbato questa sensazione di paura. Se si parla dei ragazzi più grandi, i danni psicologici sono dovuti anche a cause come la perdita del posto di lavoro o la riduzione dello stipendio, dovute alla crisi economica vissuta dalle aziende.
Covid e traumi psicologici, come uscirne
La soluzione per i giovani che soffrono di traumi psicologici legati al Covid è quella di cercare un sostegno, e iniziare un percorso con uno specialista, psicologo o psicoterapeuta, per tentare di ritrovare il benessere. È molto importante che i ragazzi si rendano conto che è giusto parlare dei propri sentimenti, trovando uno specialista che possa aiutarli ad affrontare i loro problemi. Un’altra possibilità è quella di usufruire dei benefici di alcuni rimedi naturali che possono aiutare, anche se in una minima parte, a combattere stati come la depressione e l’ansia. Si fa riferimento, solo per citarne uno, ai fiori di Bach, che aiutano a combattere stati come lo stress e gli attacchi d’ansia. Un’altra soluzione è l’attività fisica. È stato dimostrato che l’esercizio è benefico sia per la salute del corpo, sia per quella psicologica, in particolare lo sport all’aria aperta e quello a contatto con la natura. Anche attività come lo yoga possono fornire un valido sostegno per ridurre i sintomi di stress e ansia, ma ricordiamo sempre che l’attività fisica deve essere accompagnata da una predisposizione mentale al cambiamento, altrimenti i nostri sforzi non porteranno a niente.