I servizi offerti da una promoter e da una hostess sono differenti: si tratta, infatti, di figure professionali diverse, con profili e ruoli che hanno poco in comune tra di loro. Le hostess, che nella versione maschile sono definiti steward, svolgono soprattutto un ruolo legato all’immagine in occasione di convegni, di congressi, di eventi o di fiere. La loro mansione è quella di accogliere le persone e fornire informazioni, oppure di rappresentare un certo marchio. Il compito di una hostess, pertanto, è quello di offrire assistenza, supporto e accoglienza nel corso dell’evento; essa rappresenta, al tempo stesso, uno dei volti più importanti del marchio.
Che cosa serve per diventare hostess
In virtù delle caratteristiche che abbiamo appena elencato, per diventare hostess è fondamentale in primo luogo la bella presenza, che dipende da specifici standard non solo fisici, ma anche riguardanti la personalità. Sia chiaro: si tratta di requisiti meno restrittivi rispetto a quelli che, per esempio, devono essere rispettati nel caso in cui si ambisca a diventare modelle. Di certo è fondamentale essere in grado di relazionarsi, il che vuol dire avere l’abilità di comunicare con tanti interlocutori differenti, che nella maggior parte dei casi sono stranieri. Quindi, nel novero delle doti di cui non si può fare a meno per ricoprire il ruolo di hostess ci sono la cortesia, la proattività e ovviamente la professionalità. Al tempo stesso sarebbe auspicabile conoscere almeno una lingua straniera, soprattutto se si mira a una mansione di alto livello.
Che cosa fa una promoter
Per quel che riguarda le promoter, si tratta – come il nome lascia intuire – di figure che badano soprattutto alla promozione, vale a dire la comunicazione di un servizio, di un prodotto o di un marchio, con lo scopo di aumentare le sue vendite. Nella maggior parte dei casi le promoter sono impiegate in spazi commerciali; la selezione non si basa su requisiti di carattere estetico o di natura fisica, quanto piuttosto su doti caratteriali, come per esempio la dialettica e la spigliatezza, due peculiarità indispensabili per riuscire a comunicare con i clienti potenziali nel migliore dei modi.
La differenza tra una hostess e una promoter
La differenza più significativa tra il lavoro svolto da una promoter e quello di una hostess va individuata nel fatto che nel primo caso non bisogna accogliere le persone ma è necessario interagire con loro. Quella della promoter, infatti, è una figura professionale che si occupa di engagement proattivo e di marketing operativo, allo scopo di stimolare e supportare il sell out in virtù di un diretto contatto con il pubblico. Anche l’età può essere un fattore importante. Le aziende che sono in cerca di steward e di hostess di solito operano per ragazzi e ragazze in età universitaria; viceversa non sono previsti limiti specifici per diventare promoter. Addirittura in molti casi il know how e l’esperienza vengono privilegiati, in quanto sono considerati sinonimo di affidabilità e di credibilità.

Lavorare come promoter e hostess: che cosa è necessario sapere
Che si abbia in mente di lavorare in qualità di promoter o in qualità di hostess, comunque, ci sono delle doti da cui non si può mai prescindere: la professionalità, per esempio, che per questi ruoli deve essere sinonimo di entusiasmo e di educazione. Si tratta di requisiti indispensabili per chiunque voglia essere impiegato in un’attività promozionale che preveda un contatto con il pubblico.
Fiscozen, il consulente fiscale per gestire la partita Iva
Per lavorare come hostess, come promoter o come modella freelance è necessario aprire la partita Iva. Per gestirla in maniera appropriata si può fare affidamento su Fiscozen, una soluzione semplice e low cost, che prevede due tipologie di abbonamento annuale: la prima è dedicata alle Partite IVA forfettarie (299 € + Iva), la seconda è per i contribuenti in regime semplificato (799 € + Iva). In entrambi i casi, per chi è inquadrata come hostess, modella o libera professionista, l’attivazione della Partita Iva è gratuita e richiede soltanto 24 ore.
Foto di apertura di Riccardo da Pexels.
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