La stasi venosa è una problematica che non dovrebbe mai essere sottovalutata, in quanto appartiene alla cosiddetta Triade di Virchow e costituisce cioè uno dei 3 fattori che predispongono alla trombosi venosa. Parliamo di un rallentamento della circolazione sanguigna all’interno delle vene e si tratta di un disturbo che colpisce maggiormente le donne. Le cause della stasi venosa possono essere numerose, ma di certo la prevenzione è il primo passo da compiere per evitare ripercussioni gravi sulla salute.
Il disturbo compare nel momento in cui il sangue incontra delle difficoltà nel risalire dagli arti inferiori verso il cuore. Ciò accade perché le valvole venose non riescono a funzionare in modo efficace; dunque, il flusso sanguigno non viene spinto con una sufficiente pressione verso l’alto ma al contrario risente della forza di gravità. In presenza di stasi, le vene tendono a dilatarsi proprio a livello degli arti inferiori, che si presentano spesso gonfi e dolenti.
Prevenzione e trattamento della stasi venosa
Quando si tratta di stasi venosa, prevenzione e trattamento vengono spesso a coincidere perché questo è un disturbo che può avere carattere recidivante. Vediamo quali sono i rimedi ed i comportamenti più utili da adottare per prevenirlo e per trattarlo.
# Calze elastiche a compressione graduata
Ai pazienti che presentano alti fattori di rischio per quanto riguarda la stasi venosa viene spesso consigliato l’utilizzo di calze elastiche a compressione graduata. Questi dispositivi medici infatti hanno la funzione di esercitare una pressione che tende a diminuire gradualmente mano a mano che si sale verso la coscia. Ciò permette al sangue di fluire con maggior facilità verso il cuore, evitando di rimanere localizzato nelle vene periferiche. In commercio è possibile trovare anche calze collant per taglie forti, appositamente pensate per le pazienti che presentano un aumento della circonferenza degli arti inferiori dovuta proprio alla stasi venosa.
# Dieta specifica
Nella prevenzione e nel trattamento della stasi venosa gioca un ruolo determinante anche l’alimentazione, tant’è che tra i principali fattori di rischio di tale disturbo troviamo proprio il sovrappeso e l’obesità. Perdere massa grassa potrebbe dunque rivelarsi indispensabile per prevenire l’aggravarsi della situazione e per trattare le problematiche legate alla stasi venosa. Seguire una dieta equilibrata, che abbia come obiettivo il dimagrimento ma anche la riduzione della ritenzione idrica, è raccomandato nelle pazienti a rischio.
# Attività fisica costante
Un ruolo importante nella prevenzione e nel trattamento della stasi venosa è occupato anche dall’attività fisica. Spesso e volentieri, non a caso, sono proprio le persone sedentarie a soffrire di tale problematica, che si aggrava ulteriormente se non viene praticato alcun esercizio fisico. Non è necessario fare sport a livello agonistico, sia chiaro: sarebbe sufficiente una passeggiata quotidiana per ridurre in modo significativo il rischio di complicanze. L’attività aerobica, infatti, favorisce la circolazione sanguigna, fa bene alla salute del cuore e all’ossigenazione dei tessuti. Rappresenta insomma un rimedio utilissimo ed imprescindibile per le pazienti affette da stasi venosa, così come per quelle donne che presentano dei fattori di rischio importanti e vogliono mettere in atto comportamenti preventivi.
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