Negli ultimi anni le persone hanno perso l’abitudine di pranzare in casa tutti riuniti attorno ad un tavolo, con l’intera famiglia. I tempi sono cambiati, ormai si passa l’intera giornata fuori e ci ritrova solamente la sera, per condividere insieme la cena e raccontarsi.
Il lavoro lontano da casa, le attività extrascolastiche dei più piccoli e altri impegni di varia natura non consentono più di “staccare” da tutto e dedicare del tempo a questo “rituale” quotidiano.
Ma a pranzo bisogna pur mangiare! Ecco allora che le persone hanno iniziato a prendere in considerazione la possibilità di consumare il proprio pasto fuori casa, portandolo con sé all’interno di un contenitore apposito, per poterlo gustare magari fuori dall’ufficio, comodamente seduti sulla panchina di un parco oppure in riva al mare, per chi ha fortuna di vivere in una città costiera.
Gusto, salute e dolcezza
Cucinare da sé il pranzo da portare fuori casa è un’alternativa assolutamente salutare e gustosa, perché si ha la possibilità di preparare del cibo scegliendo ingredienti e condimenti a proprio piacere.
La differenza con il pasto consumato attorno al tavolo della propria cucina è che invece della tv, a far compagnia ci sono le fronde degli alberi oppure il profilo dello skyline della città in cui si lavora.
Ma alla fine del pranzo, un po’ di dolce fa comunque piacere; è una piccola coccola per il palato, che ci sta sempre bene. Dopo aver mangiato una bella insalata fresca, per esempio si può concludere il pasto con uno degli sfiziosi biscotti Mulino Bianco, per soddisfare la propria golosità e riprendere il lavoro con più energia a sprint.
Pasta e insalate
Prima di passare al dolce, però, bisogna pensare al menu. Ovviamente quando si pranza fuori casa, quello che conta è la semplicità. Anche chi ama alla follia il minestrone in brodo, specialmente d’inverno, non penserebbe mai di portarlo con sé in un contenitore per le vivande: sarebbe davvero molto poco pratico.
Meglio dunque scegliere cibi meno elaborati, sia per quanto riguarda la preparazione che la conservazione all’interno del proprio portapranzo. Spazio dunque alla pasta, alle insalate e ai piatti di carne i quali, anche a distanza di molte ore dalla cottura, riescono a mantenere consistenza e gusto pressoché inalterati.
Lunchbox all’italiana
Per quanto riguarda la pasta, un classico del lunchbox all’italiana, il sugo di pomodoro è il più indicato, perché riesce a soddisfare il palato e a rimanere gustoso. Per quanto riguarda poi il formato, è meglio scegliere pasta corta come penne o rigatoni, oppure qualcosa che comunque sia semplice da afferrare con la forchetta, in modo da non rischiare di sporcarsi.
Le insalatone, poi, sono un vero must del pranzo fuori casa e sono adatte a tutte le stagioni. Lattuga di base, pomodori, cubetti di prosciutto crudo, mais, tonno in scatola, carotine, un uovo tagliato a metà e magari qualche pezzetto di formaggio: quando si prepara un’insalata non c’è davvero limite alla fantasia.
L’unica accortezza riguarda il condimento. Non bisogna insaporirla al momento della preparazione, perché questo comprometterebbe la sostanza degli ingredienti. Meglio portare con sé un piccolo contenitore a parte, con all’interno un po’ di vinaigrette, per poter poi condire l’insalata facilmente.
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