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Piastrelle effetto legno, pietra, cemento: dove usarle e perché sceglierle

Sono piastrelle in gres porcellanato, ma sembrano legno, pietra o persino cemento.

Sono piastrelle in gres porcellanato, ma sembrano legno, pietra o persino cemento.

Forse le hai scoperte nella casa appena inaugurata di una coppia di amici o in quel ristorante di nuova apertura: ci cammini sopra e non ti accorgi della differenza, finché non te lo dicono e tu, incredulo, metti a terra una mano per controllare.

È ceramica ma è come parquet. Anzi, meglio.

Effetto legno

Le piastrelle effetto legno danno un’interpretazione estremamente naturale del legno e permettono di avere l’aspetto visivo del parquet anche in aree della casa dove è sconsigliabile l’utilizzo del legno naturale, più soggetto all’usura.

Un rivestimento in gres porcellanato è in grado di riprodurre fedelmente i colori e i dettagli del legno e di dare calore e comfort alla casa, sottolineandone lo stile abitativo desiderato, il carattere contemporaneo, moderno, industrial o shabby chic.

Le venature e i colori caldi del legno sono offerti in moltissime varianti: legno classico (il parquet tradizionale), legno antico e legno bruciato per un effetto vissuto, legno grigio per ambienti più chiari e ariosi, legno naturale per la casa più accogliente.

Effetto pietra

Ultimo figlio delle nuove tecnologie produttive, il gres porcellanato effetto pietra riproduce la struttura, i toni e le venature – nonché il fascino – delle pietre antiche, levigate dal tempo e dai passi di coloro che le hanno calpestate.

Dal travertino, la pietra per eccellenza dell’architettura romana, alla losa della Valle d’Aosta, utilizzata per i tetti delle case tradizionali, fino alla pierre bleu di Borgogna, la ceramica effetto pietra può valorizzare sia gli ambienti esterni che l’interno di un’abitazione, in particolare come rivestimento di bagni e cucine per conferire agli ambienti distinzione e ricercatezza.

Effetto cemento

Qui il design si fa estremo: le piastrelle ispirate alle pavimentazioni in cemento vengono scelte per creare continuità tra interno ed esterno, ampliando l’impatto visivo della superficie. Si adattano a diverse tipologie di ambiente, offrendo interpretazioni di un’estetica rigorosa, o l’espressione di uno stile urbano e industriale.

 

Il giusto mix dei materiali

I materiali di una casa moderna e contemporanea si mescolano armonicamente tra di loro dando forza alle proprie peculiarità ed esaltandone la reciproca bellezza.

Sia che scegliate il parquet di legno, sia che abbiate scoperto la rivoluzione delle piastrelle effetto legno, il consiglio è di valutare l’impatto estetico del giusto mix dei materiali.

Le piastrelle effetto pietra o cemento, per esempio, risultano maggiormente versatili grazie alla possibilità di abbinare dettagli di contrasto che esaltano l’estetica sofisticata dello spazio, come per esempio un bordo dorato lungo tutto il perimetro dell’ambiente.

Vantaggi

Ma dove mettere le piastrelle effetto legno, pietra o cemento?

Negli ambienti residenziali, idealmente ovunque; tuttavia rendono la massima prestazione in bagno o in cucina, dove la ceramica effetto legno può dare prova della sua maggiore resistenza all’acqua e alla corrosione.

E non solo.

Sono tanti i motivi per preferire le piastrelle in ceramica rispetto agli altri materiali:

  • le piastrelle si puliscono facilmente (e si possono utilizzare anche prodotti aggressivi);
  • le piastrelle non si graffiano
  • sono più resistenti nel tempo (agli urti e allo sfregamento);
  • come già detto, non temono l’acqua né l’umidità o il vapore;
  • resistono al calore, quindi sono ideali per il riscaldamento a pavimento;
  • offrono maggiore varietà di formati;
  • il loro costo è inferiore rispetto al parquet;
  • riproducono materiali ormai difficilmente reperibili in natura perché quasi esauriti o di uso solo locale;
  • sono ecologiche.

Soffermiamoci un attimo su quest’ultimo punto, forse il meno noto. Il processo di produzione delle piastrelle in ceramica è eco-compatibile, perché durante la lavorazione queste ultime non emettono alcun composto organico volatile; inoltre sono inerti, ovvero non hanno reazioni chimiche con altri composti e quindi impossibilitate a produrre sostanze nocive per l’ambiente e la salute per tutto l’arco della loro vita.