Varsavia è una città romantica e dal fascino mitteleuropeo, bagnata dalla Vistola e animata da quartieri alla moda e da uno stile di vita colto e vivace.
Meta di un turismo ancora sufficientemente di nicchia da non essere sfacciato, bella quanto le più famose capitali europee e ancora capace di regalare un viaggio indimenticabile a costi contenuti, Varsavia è da vedere in ogni stagione, ma in inverno la sua atmosfera si fa magica.
La città di Varsavia in inverno scintilla di luci, a Capodanno i fuochi artificiali illuminano e colorano il cielo e ogni piazza diventa un laghetto di ghiaccio dove divertirsi a pattinare.
Se avete in programma un viaggio a Varsavia, fatelo subito. Da mettere in agenda, queste 10 cose da fare e vedere nella capitale polacca.
1 – Città Vecchia di Varsavia
Distrutta quasi integralmente durante la Seconda Guerra Mondiale, la Città Vecchia, o Stare Miasto in polacco, dopo la ricostruzione è tornata fedele a come era stata fino agli anni Quaranta, tanto da essere stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Partendo dal suo centro nella piazza del mercato, oggi piena di ristoranti e caffè, la Città Vecchia si sviluppa in un labirinto di vicoli e stradine molto caratteristiche, ricche di palazzi in stile neoclassico e barocco.
Sulla piazza del mercato si affaccia il Castello Reale, un tempo residenza dei re di Polonia e a partire dal 1596 sede della Dieta, che fu fatto demolire da Hitler ma venne poi interamente ricostruito nel dopoguerra.
Al centro della piazza si trova Statua della Sirena (Syrenka), simbolo della città. La leggenda popolare vuole che fosse imprigionata da un ricco mercante che l’aveva trovata sulle rive della Vistola, per poi essere liberata dal figlio di un pescatore. Da allora protegge gli abitanti di Varsavia, con tanto di spada e scudo.
Altra donna simbolo e orgoglio di Varsavia, Marie Curie (nata Maria Salomea Skłodowska), scienziata nata a Varsavia nel 1867 e insignita del Premio Nobel per la fisica per i suoi studi sulle radiazioni, condotti insieme al marito Pierre Curie, e per la sua socperta del radio e del polonio, il cui nome venne scelto proprio in onore della sua terra.
2 – Strada Reale
Dalla Città Vecchia parte la lunga Strada Reale (foto di apertura), ricca di locali e negozi raffinati, che collega questa parte di Varsavia e il Castello Reale con il parco di Łazienki Królewskie e il Palazzo del Belvedere.
Lungo il percorso si incontrano chiese barocche e palazzi nobiliari, molti dei quali sono oggi adibiti a uffici pubblici. Tra loro, il Staszic con la statua di Niccolò Copernico, dove si trova l’Accademia Polacca delle Scienze, e la chiesa della Santa Croce (Kościół św. Krzyża) in cui è conservata l’urna contenente il cuore di Fryderyk Chopin.
A proposito di Chopin, al n. 26 della Strada Reale si trova il Palazzo Kazimierzowski, che nell’Ottocento ospitava il liceo in cui il compositore studiava (e suo padre insegnava). Al 46 sorge invece l’imponente Palazzo Prezydencki, sede della presidenza della Repubblica, un tempo dimora di nobili, dove l’artista, ancora tredicenne, tenne i primi, famosi concerti.
Ogni giorno, nella cornice del Castello Reale, si può assistere a un concerto di Chopin eseguito da un pianista, della durata di circa un’ora.
3 – In inverno: illuminazione, fuochi artificiali e pattinaggio sul ghiaccio
In Polonia, nazione che diede i natali a Papa Wojtyla, forse l’unico pontefice della Chiesa di Roma quasi sempre nominato col cognome, l’arrivo del Natale (in polacco Boże Narodzenie, letteralmente “nascita di Dio”), si ama festeggiare il Natale in grande.
Ogni via, ogni quartiere è illuminato di luminarie colorate e gioiose, mentre le ampie piazze diventano piste di ghiaccio perfette per divertirsi e scivolare. Per esempio la centralissima piazza del mercato della Città Vecchia diventa ogni anno una pista di pattinaggio.
Le installazioni luminose a Varsavia si estendono per oltre 20 chilometri lungo la Strada Reale, da Piazza del Castello fino alla Residenza Belvedere. Davanti al Castello Reale, invece, dai primi di dicembre viene esibito un albero di Natale alto quasi 30 metri
All’interno dello Stadio Nazionale di Varsavia viene allestita una splendida cittadina invernale, chiamata Zimowy Narodowy, animata da eventi musicali e caratterizzata da piste per pattinare, fare curling o andare sullo skatepark, con una vera e propria montagna di ghiaccio alta 11 metri.
Non perdetevi Varsavia d’inverno, sarebbe un peccato.
4 – I mercatini di Natale di Varsavia
Città legata alle sue tradizioni, anche a Varsavia non può mancare il mercatino di Natale. Il principale mercatino della città si trova lungo la via Podwale, dove le bancarelle espongono souvenir, artigianato locale, porcellane tradizionali e molti dolci e prodotti gastronomici tipici della cucina polacca.
Non troverete, invece, cimeli militari del passato sovietico, vecchi tappeti e antiche porcellane, libri e quadri polverosi, immancabili offerte del mercato delle pulci domenicale.
I mercatini di Natale sono aperti al pubblico, con ingresso gratuito, da fine novembre e terminano ogni anno il 6 gennaio, giorno dell’Epifania.
5 – Parco dei Bagni Reali
Il complesso dei Bagni Reali è uno dei luoghi magici di Varsavia, pittoresco parco lungo il percorso della Strada Reale e residenza estiva dell’ultimo re polacco, Stanisław August Poniatowski.
Un parco ampio e straordinariamente vario, attraversato da un lungo specchio d’acqua.
L’antica Aranceria in stile neoclassico e il bellissimo teatro si trovano nella parte nord del parco di Varsavia, dove è presente un vasto Giardino Botanico (22 ettari). Qui si può ammirare il monumento liberty dedicato a Chopin, ai piedi del quale, in estate, si tengono concerti classici. Lungo il parco si incontrano delle opere architettoniche di rilievo: il Palazzo Belvedere, ricostruito in stile neoclassico, il tempio di Diana e il tempio Egizio.




Sull’acqua, nel lago principale, si erge il Teatro sull’Isola, con l’acqua a separare, in modo suggestivo, le gradinate dalla scena.
Come dice il nome, anche il Palac na Wodzie (letteralmente: Palazzo sull’Acqua), si trova sul lago ed è l’edificio più importante del parco e uno dei più belli della capitale, circondato da colonne e coronato da un attico pieno di statue, ricco al suo interno di maioliche, stucchi e marmi.
6 – La Versaille polacca
Costruita per volontà del re polacco Jan III Sobieski alla fine del 1600, passando poi di proprietà in proprietà di nobili e magnati fino ai giorni nostri, poco fuori dal centro storico si può visitare la Residenza di Wilanow, o Villa Nova, detta anche la “Versailles polacca”, circondata come la francese da un meraviglioso parco, con laghetti, giardini italiani e inglesi, fontane, statue. Si tratta di uno dei più prestigiosi complessi architettonici della Polonia, sfuggito forse grazie alla sua posizione decentrata, o forse alla sua straordinaria bellezza, alla furia nazista.
7 – Quartiere Praga
Sulla riva opposta della Vistola, il fiume che attraversa la città di Varsavia, si trova il quartiere Praga, certamente da vedere: zona un tempo degradata, il quartiere è simbolo della rinascita bohémien della città, sede di artisti e della vita serale e notturna.
Roman Polanski lo scelse per girare il film Il pianista. Il Ghetto ebraico, dove era ambientata la storia, non esisteva più e il resto di Varsavia era già troppo rinnovato: fu così che il regista trovò il quartiere Praga, ancora popolare e malmesso.
8 – Ghetto ebraico di Varsavia
Nei pressi del centro di Varsavia ci sono i resti del ghetto ebraico, dove è ancora visibile una parte del muro, un tempo alto 3 metri, che delimitava il ghetto stesso dal resto della città.
Il ghetto fu costruito durante la Seconda Guerra Mondiale e ospitava la più grande comunità di ebrei d’Europa, il 30% della popolazione, dove in quegli anni morirono oltre 400.000 persone. Oggi vi si trova un monumento agli eroi del ghetto.




9 – Palazzo della Cultura e della Scienza a Varsavia
Con i suoi 231 metri di altezza e 42 piani, il Palazzo della Cultura e della Scienza, voluto da Stalin per il popolo polacco nel 1955, è l’edificio più alto del paese, ma anche, per la sua struttura e per la figura del dittatore che lo fece costruire, il più controverso: un vero e proprio castello kafkiano, con tremila stanze, uffici, ma anche musei, una piscina e un cinema. Oggi si può salire al ponte di osservazione al 30 ° piano e regalarsi una vista a 360 gradi sulla città.
Durante l’inverno, anche qui viene allestita una splendida pista di pattinaggio su ghiaccio.
10 – Cosa mangiare a Varsavia
La cucina polacca è stata considerata in epoche passate una delle più gustose del mondo.
Il pasto tipico polacco è molto sostanzioso e consiste in un primo di minestra o zuppa e secondi a base di carne con contorno di patate e crauti in abbondanza. Non ci sono molte altre verdure all’interno della cucina di questo territorio, in compenso dominano le salse che accompagnano tutti i piatti.
A pranzo e cena si beve birra locale (famose le birre Warna e Zywiec) e per finire l’apprezzata vodka polacca, fatta con le patate.
Tra i dessert polacchi vanno provati i makowce, delle paste dolci fatte con semi di papavero, i pierniki che contengono miele, i serniki a base di ricotta e il mazurki con la pasta frolla e la frutta secca.
Foto credits: Ente Nazionale Polacco per il Turismo