Shopping di fine stagione: capi da comprare che andranno di moda anche l’anno prossimo

La migliore strategia dello shopping di fine stagione è quella di comprare cose in saldo che anticipano i tempi e appariranno super alla moda l’anno prossimo.

È passato così tanto tempo dal mio ultimo shopping, che al posto del mio negozio di scarpe preferito ora c’è Il Boss del Kebab – Specialità turche; l’ho notato solo questa mattina, portando mio figlio alla scuola materna.

La migliore strategia dello shopping di fine stagione è quella di comprare cose in saldo che anticipano i tempi e appariranno super alla moda l’anno prossimo.

Con questo piano in mente, si cerca, tra i prodotti offerti al prezzo più basso, quelli che per qualità e attualità avremmo scelto anche se non fossero stati scontati, e in più si adeguano perfettamente al nostro stile.

Il miglior rapporto qualità prezzo insomma, come sempre.

Mai comprare qualcosa solo perché è a buon prezzo: alziamo invece l’asticella delle nostre aspettative.

 

Ma su cosa concentrare lo shopping di fine stagione?

Stanotte ho sognato inutili scarpe col tacco; mi mancano come un cimelio d’altri tempi, ma da quando sono diventata mamma non le metto quasi mai. Non sono la calzatura più comoda per acciuffare bimbi fuggitivi amanti del pericolo.

Le scarpe da ginnastica per il tempo libero – che ora si chiamano sneakers -, invece, sono proprio una bella invenzione. Le cerco su un sito e-commerce per gli acquisti online.

Sono adatte in caso di pioggia, per le serate più fresche e le navigate in barca a vela (che non sono in programma, ma mi piace l’idea di essere vestita come la ragazza dello skipper).

Sono diventate immancabili nel guardaroba femminile degli ultimi anni, si indossano anche con i pantaloni eleganti e da ufficio e state sicure che andranno di moda anche l’anno prossimo.

Ecco, le ho trovate, sneakers bianche con la suola alta. Aggiungi al carrello. Clic. Compilo il modulo. Pago con carta. Fatto.

Passiamo all’abbigliamento. L’inverno in arrivo ci vorrà belle coperte, ma per lo shopping dei saldi di fine stagione ricordiamoci che con la primavera scatterà di nuovo la voglia di indossare gonne e abitini.

La primavera-estate 2021 ha cominciato una tendenza revival anni Novanta all’insegna della comodità, a cui ci ha condotto anche la sedentarietà della pandemia. Tutti i brand hanno capito l’importanza di far sentire i clienti a proprio agio negli abiti che indossano.

Così sono tornate le gonne lunghe, ampie e a ruota, un po’ bon ton e un po’ retrò. Non mancano le versioni più sexy, con pizzo o spacco.

Insomma, al tempo d’oggi ci si può davvero vestire come si vuole. Ispirandosi agli anni Novanta, Sessanta e Ottanta.

Abito Elisabetta Franchi

Per i vestiti, questa estate abbiamo visto abiti corti e midi (per esempio nei marchi Liu Jo, Rinascimento, Guess) con balze e rouches (Mango, Luisa Spagnoli, Max&Co), a fiori e nei colori pastello, tra i quali hanno spiccato lilla e giallo (Elisabetta Franchi, Motivi, Kocca, Asos), e infine in jeans (Denny Rose, Twin Set, Tommy Hilfiger).

Provo a investire sulla tendenza rouches e maniche a palloncino: hanno avuto la loro grande iniziazione, ma continueranno questo inverno e, potrei scommetterci, nel 2022.

Lascerei stare invece gli animalier, che hanno esaurito il loro corso.

Puntate anche sul jeans: negli anni Novanta ha dominato, e lo farà ancora.

Dopo essere andato a prendere Lucio all’asilo, passo in centro per un giro tra i negozi di abbigliamento.

Entro e spiego alla commessa che sto cercando un abito leggero, elegante e moderatamente sexy. Moderatamente, insisto, solo un po’.

La commessa assottiglia gli occhi per misurarmi, storce il naso sulle mie scarpe basse e i pantaloni colorati, mi chiama «ragazza» (che se non fossi lusingata, ne sarei certamente offesa) e tira fuori modelli per adolescenti, con le stelline, le righe e altra robetta simpatica.

Insomma, non mi considera il tipo sensuale.

La ignoro, mi dirigo verso gli espositori, infilo un braccio tra gli abiti appesi ed – esagerando -estraggo dal mucchio un tubino blu notte, con la scollatura profonda, e di stoffa cangiante. Mi sembra proprio della mia misura, ma cosa sono questi lacci sulla schiena? È pieno di lacci, una cosa che va ben oltre quello che avevo immaginato – qua abbiamo sconfinato il terreno del bondage ragazzi, non si scherza! Per un attimo mi godo la faccia sorpresa della commessa, ma non il tempo di provarlo perché intanto Lucio tira giù e cambia posto a ogni cosa, riorganizzando a suo piacimento il negozio. Ogni tanto butta qualcosa nella mia direzione: «Quetto, mamma?».

Con finta disinvoltura mi appoggio l’abito addosso e dico spavalda allo specchio: «Va benissimo».

Poi lo provo a casa, m’insalamo in un secondo e mi ci vogliono due ore per liberarmi. Penso di riportarlo indietro, ma poi una visione sfumata si fa sempre più nitida nella mia mente e rivedo l’odiosa commessa nelle vesti di una Madonna dentro un santuario di luci al neon. Ricordo le parole con cui aveva concluso la vendita, mentre mi restituiva la carta di credito:

«Niente cambi, è un pezzo in saldo».

Non fate come me, non comprate d’impulso. Adottate la strategia (che ho illustrato sopra).

Qualche giorno dopo arrivano le sneakers. Non sono esattamente come le ricordavo, ma lucide, con la zeppa e quel che è peggio, non è possibile passare inosservati perché quando cammino, scricchiolano.

E pensare che “to sneak”, la radice inglese della parola, sta per “muoversi silenziosamente”. Che beffa.

 

A proposito, lo sapete che i tacchi più attuali sono larghi, robusti e comodi per tutte? Vale la pena di farne una scorta.

 

P.S. Lucio, il piccolo ribelle, è il bambino protagonista di Diario (tragicomico) di una mamma

 

 

 

Foto di apertura Andrea Piacquadio da Pexels