Da quando io e Leo abbiamo piantato i tulipani a dicembre, il giardinaggio è diventato una passione a cui ci dedichiamo con entusiasmo nel weekend, ospiti nel grande orto del nonno e guidati dalla sua esperienza.
Durante tutto l’inverno abbiamo guardato crescere le piantine di tulipano, abbiamo gioito dei primi boccioli e quando finalmente si sono aperti i fiori, be’, se Leo non avesse solo cinque anni probabilmente avremmo persino brindato.
L’hobby del giardinaggio è qualcosa di estremamente educativo e allo stesso tempo emozionante per i bambini: insegna la cura e l’attesa, in un’epoca in cui tutto è fruibile all’istante e ogni desiderio è soddisfatto nel momento in cui viene espresso.
Insegna l’amore per la natura, per le piante, queste creature viventi che danno così tanto e sono indifese di fronte alle azioni dell’uomo.
Infine, è del tempo che i bimbi possono trascorrere all’aperto, nel verde, in compagnia dei nonni.
Quando siamo arrivati all’orto, mio padre si era già procurato i pali che avrebbe piantato insieme a Leo.
Serviranno per dare una superficie in altezza alle piante rampicanti di pomodoro che cresceranno d’estate.
Leonardo ha aiutato a fare i fori nella terra con la trivella. Ha provato anche da solo, e intanto che lavorava ripeteva soddisfatto:
“Non è tanto difficile!”.
Con il troncarami abbiamo tagliato delle canne di bambù con cui Leo adora giocare: diventano le spade e le lance delle sue battaglie fantastiche e quando ha finito di inscenare avventure medievali, le portiamo a casa per sistermarle dentro grandi vasi e decorare l’ambiente living.
Finalmente è arrivato il momento che più aspettavamo: dopo aver preparato il terreno per i pomodori e aver giocato con le canne, finalmente abbiamo di nuovo piantato dei bulbi!
La stagione è propizia per la piantumazione dei gladioli, tra i fiori più diffusi in tutto il bacino del Mediterraneo. Si usa esporli in vasi a scopo ornamentale, ed è quello che faremo anche noi non appena saranno cresciuti.
I gladioli si trovano in moltissimi colori: noi abbiamo scelto una tinta che sfuma sul lilla.
Questa volta per piantare i bulbi abbiamo usato una trapiantatrice manuale, o piantabulbi, che grazie al lungo manico permette di eseguire l’operazione di piantumazione senza doversi alzare e abbassare di continuo, sforzando schiena e ginocchia.
Il nonno ha apprezzato particolarmente, ma anche io e Leo abbiamo provato a usare il piantabulbi Xact Fiskars e ce la siamo cavata niente male! Alla base ha un pulsante di blocco della lama, che rimane in posizione aperta durante l’impianto e poi viene richiuso per essere estratto dalla terra, lasciandovi il bulbo.
Durante i nostri lavori di giardinaggio, il nonno ci ha spiegato che:
- I cormi (bulbi a tubero) del gladiolo vanno messi a dimora tra marzo e aprile;
- Il gladiolo va interrato a 5-10 cm di profondità;
- La posizione deve essere ben soleggiata;
- Il terreno deve essere drenato;
- Ogni due settimane, è bene mescolare all’acqua delle innaffiature del concime specifico per bulbose;
- Dopo la fioritura si può innaffiare sporadicamente, fino a che le foglie restano carnose e folte.
Le foglie appassiranno circa un mese dopo la fioritura: a quel punto taglieremo le foglie ormai ingiallite e andremo a dissotterrare i cormi, li faremo asciugare al fresco e poi li terremo in un posto buio, asciutto e areato fino alla fine dell’inverno, quando poi ripeteremo l’intera procedura d’interramento.
E così, adesso siamo in trepidante attesa che crescano le piantine e che sboccino i fiori di gladiolo!



