La rivolta del colore lilla

Il colore lilla ha fatto irruzione nella moda, in cucina e nella cosmesi, su Instagram e come simbolo di lotte e valori positivi.

Sembrava un anno dedicato al giallo, abbinato al grigio fumé.

Così aveva decretato Pantone, eleggendoli colori dell’anno 2021 (PANTONE 17-5104 Ultimate Gray + PANTONE 13-0647 Illuminating).

Un anno di colori consolatori e riflessivi, caldi come casa e pensierosi su una pandemia quasi scampata.

E invece, con i primi raggi di fine inverno, con i primi boccioli sparsi tra i rami, ci siamo ritrovati in zona rossa, serrati di nuovo dentro casa, oppressi da mille divieti che eravamo disposti a difendere, ma non così a lungo.

Allora qualcuno ha iniziato a lanciare un segnale rivoluzionario.

Adesso basta con i dettami autorevoli, almeno il colore lo decidiamo noi.

Le vetrine si sono riempite delle stesse tinte della natura che si risveglia tra i colori pastello di verde e lillà.

Il colore lilla ha fatto irruzione nella moda, in cucina e nella cosmesi.

C’è stata poi la giornata del 15 marzo, dove il lilla è diventato simbolo della lotta ai disturbi alimentari.

Su Instagram le pagine in italiano con hashtag #lilla sono oltre 360.000:
unghie, giacche, make-up, fiori nei prati e tra i capelli, tovaglie, bijoux, ombrelli e persino coltelli.

Tra l’ombretto di Dualipa e le crocs di Chiara Ferragni, il colore lilla sta facendo la rivoluzione.

Senza dimenticare la copertina del libro di una scrittrice per la quale scrivere era così importante da rischiare la sua stessa vita.