Il tulipano è in assoluto il mio fiore preferito, la sua bellezza è essenziale, senza fronzoli.
I colori possono essere anche sgargianti, esistono varianti persino tigrate, ma la forma è elegante, minimale. Il gambo arriva fino alla corolla, senza calice. È una cosa che mi ha sempre colpito: è un fiore semplice come uscito dal disegno di un bambino.
Così ho pensato che al mio bambino sarebbe piaciuto provare a piantare i tulipani.
Abbiamo un grande orto; è più precisamente l’orto del nonno, con alberi da frutta, ortaggi e verdure. Ci organizziamo le feste di compleanno e andiamo a vedere d’estate come crescono i pomodori e la natura si rinnova. Leo a tre anni aveva già provato a piantare le fave, e quando sono cresciute le piante, erano le “sue” fave.
Questa volta, per piantare i bulbi di tulipano, abbiamo avuto bisogno solo di un vaso di medie dimensioni (avremmo potuto anche piantarli nel terreno, ma l’intenzione è di poterli ammirare sul balcone ogni giorno, quando cresceranno), di terra ben setacciata (ci ha pensato il nonno), qualche pietra o sassolino e un attrezzo da giardinaggio che Leo si ostina a chiamare “paletta”.
Il suo vero nome è trapiantatore, noi abbiamo usato quello della Fiskars, particolarmente leggero e maneggevole. Così ha fatto tutto Leo (vedi video)!
Come prima cosa, abbiamo riempito il vaso con pietre e sassolini, in modo che l’acqua resti lontana dai bulbi, che non devono essere impregnati.
Abbiamo posizionato i bulbi di tulipani con la punta verso l’alto. Io e Leo abbiamo un po’ questionato su quale fosse la posizione giusta, ma si trattava solo di una scelta estetica.
Infine abbiamo coperto i bulbi con altro terriccio, lasciando circa 2,5 cm al bordo del vaso.
Il giardinaggio può essere un modo bellissimo per passare il tempo con i propri bambini. Ci siamo un po’ sporcati le mani, ma siamo entrati in contatto con la natura e diventati parte del suo emozionante ciclo di crescita.
E quando sono tornata a casa, mentre pensavo a questa bella cosa che avevo appena fatto con il mio bambino, mi è capitato sottocchio questo libro che s’intitola Tulipani a dicembre
Non è una cosa fantastica, quando la letteratura entra nella nostra vita in modo così casuale e tuttavia deciso?
E ora, aspettiamo la primavera!
Foto di apertura: Brigitte Tohm