“Sono i giorni più belli dell’anno. Vendemmiare, sfogliare, torchiare non sono neanche lavori; caldo non fa più, freddo non ancora; c’è qualche nuvola chiara, si mangia il coniglio con la polenta e si va per funghi”.
Cesare Pavese, La luna e i falò, 1950
La vendemmia è un momento speciale per i viticoltori, ricca di fascino e di storia e accompagnata da sagre, assaggi e ricorrenze. Per secoli è stata una cerimonia sociale di primaria importanza, un’occasione di aggregazione e condivisione, di festa e di celebrazione. Il mese per antonomasia della vendemmia viene considerato settembre, anche se diversi fattori come la zona di produzione, il clima, il tipo di vino che si vuole ottenere, influenzano la scelta del periodo. C’è addirittura chi vendemmia a gennaio per produrre vino di ghiaccio o chi di notte per evitare le indesiderate fermentazioni.
Le prime testimonianze della vendemmia risalgono al 10mila a.C. nelle zone della Mezzaluna Fertile, dove la raccolta di uva si inseriva in una vera e propria cerimonia religiosa di ringraziamento agli dei per i frutti che la terra donava all’uomo. Il 19 agosto, nell’Antica Roma, si celebrava la “Vinalia Rustica”, festa in onore di Giove che dava inizio alla vendemmia. L’uva veniva raccolta a mano aiutandosi con dei piccoli strumenti simili a coltelli, riposta in recipienti e poi riversata in vasche, le “lacusvinaria”, per essere pigiata. Nei giorni della vendemmia ogni altro lavoro nei campi veniva sospeso.
Da allora la vendemmia venne considerata un’attività a carattere sociale, pensata per passare del tempo insieme. La vendemmia conservò queste caratteristiche almeno fino alla metà del secolo scorso. Un evento sacro, spesso associato ai santi come ringraziamento per l’uva prodotta ed evento festoso, occasione di incontro, di lavoro e di festa, tanto che la tradizione voleva che, una volta terminata l’attività di raccolta, che la famiglia si riunisse a cena per celebrare la giornata.
La vendemmia non veniva e non viene fatta tutta in una volta. Ogni uva va vendemmiata solo quando è matura, per questo esistono diverse fasi. In generale, prima si raccolgono le uve destinate agli spumanti (quelle che hanno più acidi e meno zuccheri), poi le uve bianche, quelle rosse e, infine, quelle destinate ai vini dolci. Questa la ragione per cui il tempo della vendemmia può durare intere settimane a seconda dell’estensione dei vigneti. Inoltre, ogni vendemmia è diversa, poiché la natura non si ripete mai e il clima varia ogni anno. Quando si parla di ottima annata vuol dire che le condizioni ambientali hanno portato a un’uva sana e perfetta, che diventerà un ottimo vino.
Con l’introduzione di strumenti meccanici che agevolano e favoriscono la raccolta, il momento della vendemmia ha perduto parte del suo valore festivo e conviviale, anche se delle aziende continuano ancora oggi a raccogliere uva secondo l’antica tradizione, consapevoli dell’opportunità sociale, e non solo, che si nasconde dietro questa attività. È il caso di molti produttori presenti su Destination Gusto, lo shop dove trovare in vendita vini on line italiani per amanti del buon bere, che grazie alla vendemmia manuale effettuano raccolte scalari e per questo eccezionali.
Su Destination Gusto sono presenti aziende italiane, anche microrealtà, che fanno della tradizione, della filiera corta, della territorialità, della produzione biologica e/o gluten free il loro punto di forza. Realtà rappresentative del Made in Italy, fiore all’occhiello delle filiere italiane. Sul portale sono presenti circa 550 etichette di vino italiano. Una vera e propria cantina virtuale di vini rossi, vini bianchi, vini rosati, prosecchi, spumanti, vini dolci, moscati e passiti, riserve, versioni magnum e annate passate speciali!
A seconda che si voglia ottenere un buon vino rosso, vino bianco e vino rosato, la vinificazione è fondamentale e varia da vino a vino. In breve, le significative differenze:
- nella vinificazione in rosso, una volta separati gli acini dal raspo, le bucce rimangono a macerare nel mosto da 4 a 30 giorni. In questo periodo di fermentazione è fondamentale mantenere la giusta temperatura per favorire lo sviluppo dei lieviti. La vinificazione in rosso, anche chiamata con macerazione, è caratterizzata dal contatto tra le vinacce e il mosto in fermentazione.
- nella vinificazione in bianco, il mosto viene fatto macerare eliminando subito qualunque altro elemento come gli acini. Prima della fermentazione vera e propria è possibile ricorrere a metodi come quello della chiarificazione, della decantazione o della filtrazione per eliminare ogni residuo dal mosto. La fermentazione avviene quindi senza macerazione, l’uva viene pigiata e si effettua la sgrondatura per separare le bucce dal mosto. Con il metodo della sgrondatura è possibile produrre vini bianchi anche con uve rosse.
- Nella vinificazione in rosato, che si ottiene da uve bianche e rosse, il tempo di macerazione delle vinacce nel mosto è brevissimo. In questo modo le vinacce cedono una minima parte di tannini che regalano al vino quel particolare colore rosato.
Fonti:
La storia viva
wine shop
letitwine
ravazzi
Foto di apertura:
Vigneto Cantina Leonardi
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