Molti di noi indossano o regalano un orologio: tra questi, i modelli subacquei sono da sempre molto apprezzati per via della loro praticità e gradevolezza estetica.
Spesso, però, sappiamo poco o nulla sulla natura di questi accessori, che rappresentano ormai un must da indossare al polso. Comprenderne l’essenza è importante per poterli apprezzare fino in fondo: vediamo quindi di scoprire qualche informazione utile sul loro conto.
La tecnologia degli orologi subacquei
Chi è abituato ad avere a che fare con accessori resistenti all’acqua, sa bene che la prima cosa da cercare è la categoria ISO. Si tratta di un’etichetta – o meglio, una norma – che indica la presenza nell’accessorio di una specifica peculiarità. Se si va alla ricerca di orologi subacquei, serve individuare un oggetto conforme alla norma ISO 6425.
Cosa indica la presenza di questa norma? Oltre alla resistenza agli urti, l’orologio in questione avrà la capacità di resistere alla presenza di acqua salata, alla pressione dell’acqua e persino agli shock termici.
Naturalmente questi valori cambiano a seconda dei modelli: per esempio, un orologio pensato per arrivare a una profondità di 200 metri dovrà resistere ad almeno 20 atmosfere. Poi ci sono altri dettagli che definiscono un orologio subacqueo di qualità e tecnologicamente avanzato, come la cassa in acciaio o in titanio, il fondello chiuso a vite, la cassa a tenuta stagna e molto altro ancora.
I migliori modelli da acquistare
La tecnologia conta ed è importante, ma hanno un certo peso anche il pregio del marchio e l’eleganza dell’orologio. E nella lista dei migliori orologi subacquei non potremmo non inserire il Longines Hydroconquest, protagonista di un’ottima recensione sul sito di Horbiter. Il merito va soprattutto al suo stile inconfondibile e alla qualità della sua fattura. Ma non è il solo: altri modelli subacquei che spiccano sono lo Squale 1521 50 ATM Professional e l’Oris Divers Sixty-Five con lunetta di bronzo. Anche il Certina DS PH200M conquista un posto di rilievo in questa classifica e lo stesso discorso può essere fatto per il Citizen PROMASTER Eco-Drive.
Le origini di questa moda
I primi orologi subacquei vennero realizzati negli anni ’20, ma il vero anno 0 è stato il 1926: ovvero quando il fondatore della Rolex (Hand Wilsdorf) realizzò il modello Oyster, successivamente indossato da Mercedes Gleitze durante l’attraversamento de La Manica a nuoto. Il vero successo si ebbe a partire dagli anni ’30, per merito di altri produttori come Omega e Panerai. L’apice del boom arrivò solo negli anni ’50, stavolta per via del documentario sottomarino di Jacques Cousteau, che indossava un Rolex Oyster al polso. Da lì l’orologio subacqueo trovò la sua definitiva consacrazione e ancora oggi è un accessorio apprezzato per via della sua capacità di unire tecnologia ed eleganza.
Conoscere questi dettagli è fondamentale per poter comprendere a fondo l’enorme lavoro che si trova dietro gli orologi subacquei.