“E invece è arrivato il momento di ricordare” – ha scritto Luca Zingaretti, impareggiabile interprete del suo Montalbano, raccogliendo il dolore per la morte di Andrea Camilleri. “Ho sperato fino all’ultimo che aprissi gli occhi e ci apostrofassi con una delle tue frasi, tutte da ascoltare, tutte da conservare”.
Lo speravamo tutti. La serie di romanzi che lo hanno reso famoso a livello internazionale ha intrattenuto il pubblico con vicende di omicidi siciliani di cui trovare i colpevoli, ma ha insegnato molto di più: l’amore per una regione bellissima e tormentata, il rispetto per le persone, la coerenza verso se stessi.
È per questo che Camilleri lascia i suoi lettori addolorati e increduli: era lo scrittore buono, il nonno che tutti avremmo voluto, pieno di vita e di carattere, presente e impegnato, che ancora quest’anno, a 93 anni, ha pubblicato i suoi ultimi romanzi (Km 123 e Il cuoco dell’Alcyon
“Le tue parole resteranno sempre con la stessa semplicità e l’immensa generosità e saggezza con cui le hai condivise, da mente libera e superba quale sei”, scrive ancora Zingaretti nel suo post su Instagram, commuovendo in pochi minuti decine di migliaia di fan e follower.
Andrea Camilleri, prolifico scrittore, sceneggiatore, regista e drammaturgo, nacque a Porto Empedocle (AG) nel 1925.
S’iscrisse alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Palermo, ma non conseguì la laurea. Concluse invece gli studi all’Accademia nazionale d’arte drammatica, dove divenne regista.
Dalla fine degli anni Quaranta visse a Roma, dove mise in scena Pirandello, Beckett, Ionesco, Strindberg, T.S. Eliot.
Nel 1978 esordisce nella narrativa con Il corso delle cose, pubblicato da un editore a pagamento (!), anche se riuscì a trattare e a farselo pubblicare gratis.
Nel 1980 inizia la sua vera carriera di scrittore con Un filo di fumo, il primo dei romanzi ambientati nell’immaginaria cittadina siciliana di Vigata, pubblicato da Garzanti.
Nel corso degli anni Ottanta inizia la collaborazione con Sellerio, l’editore della fortunata serie ambientata in Sicilia che vedrà protagonista un commissario compassionevole e risoluto e sarà caratterizzata da uno stile inedito, che mescola italiano e siciliano.
Il primo romanzo del Commissario Montalbano ha un titolo bellissimo: La forma dell’acqua; seguono Il cane di terracotta, Il ladro di merendine, La voce del violino, La vampa d’agosto, La pazienza del ragno, La luna di carta, La caccia al tesoro, Il sorriso di Angelica e tanti altri. In Acqua in bocca (scritto a quattro mani con Carlo Lucarelli) il commissario Salvo Montalbano interagisce con un altro investigatore letterario, Grazia Negro, creata dalla penna di Lucarelli.
Camilleri ha scritto oltre 100 libri, è stato tradotto in 120 lingue e ha venduto 10 milioni di copie nel mondo. Si è spento il 17 luglio 2019 nell’ospedale Santo Spirito di Roma.
La raccolta in lingua inglese “Death at the sea. Inspector Montallbano’s early cases”.
Con un commento di A.J. Finn:
“You either love Andrea Camilleri or you haven’t read him yet.”
Articoli consigliati
Natale in Brasile: analogie e differenze rispetto alla festa italiana
Dal concetto alla creazione: il processo creativo nel Graphic Design
Che cos’è, a che cosa serve e come funziona il testamento solidale
Come scegliere il sacco nanna del bambino in base all’età
Automobili plug-in hybrid: facciamo un po’ di chiarezza