Vini vulcanici, biologici e naturali: la biodiversità in Italia

La cultura del vino è andata sempre più diffondendosi negli ultimi anni, alimentando la produzione e il consumo di vini che per qualità, storia, peculiarità e denominazione sono destinati a un consumatore informato ed esigente.

Insieme ai vini pregiati tradizionali, si sono diffusi così vini vulcanici, biologici, biodiamici e naturali. Sono vini che abbracciano la visione di un’agricoltura sostenibile, nel rispetto della biodiversità italiana.

 

Vini vulcanici

La cultura dei vini vulcanici in Italia ha subito una felice impennata negli ultimi anni.

La superficie italiana su cui nascono viti DOC di origine vulcanica raggiunge i 17.050 ettari, per una capacità produttiva di 1.262.923 ettolitri di vino, tradotta in 150 milioni di bottiglie.

I vini vulcanici sono prodotti con uve che derivano da vitigni ubicati su terreni vulcanici, ricchi di un substrato terrestre prezioso per l’agricoltura e la viticoltura. Questi vini possiedono caratteristiche organolettiche e identità uniche, perché ricchi di polifenoli e minerali come fosforo, magnesio e potassio. Accomunati quindi dalla presenza di tali minerali di origine vulcanica, ma diversi per identità, specificità e meriti legati ai terroirs, i vulcanici sono vini di carattere e dal gusto inconfondibile.

I vini vulcanici italiani rappresentano una viticoltura artigianale ed eroica, perché portata avanti con sacrificio in condizioni anche difficoltose di produzione, su terreni spesso impervi.

Tuttavia l’elevata qualità intrinseca di questi vini, arricchita da un vasto assortimento di prodotti agroalimentari eccellenti, ha fatto sì che i vini vulcanici diventassero negli ultimi anni un prodotto di nicchia altamente apprezzato dal pubblico.

 

In questo contesto si inserisce il progetto Vino Italico, nato nel 2015 dalla passione e dall’impegno di un gruppo di imprenditori, sommelier e chef di alta ristorazione. La selezione di Vino Italico comprende aziende vitivinicole sparse su tutto il territorio nazionale, che provengono da diverse aree vulcaniche italiane e coltivano vitigni a uve autoctone bianche e rosse.

La missione è stata fin dalle origini quella di promuovere prodotti enologici di nicchia, il made in Italy del vino, eccellenze italiane ancora inespresse che affondano le loro radici nella tradizione e nel territorio italiano, ma che si distinguono dagli altri vini per alcune importanti caratteristiche e la cui qualità viene sottolineata da una ricerca, anche estetica, nello stile vogliamo dire, di bottiglie ed etichette.

Con la sua attività di mediazione tra piccoli produttori e clienti, inoltre, Vino Italico sostiene l’importanza della biodiversità, svelando piccole cantine e tradizioni vitivinicole.

Vini biologici

Accanto ai vini vulcani, grande attenzione stanno ottenendo i vini biologici, così chiamati perché per la loro produzione vengono impiegate esclusivamente uve biologiche, coltivate senza l’ausilio di sostanze chimiche di sintesi (concimi, diserbarti, anticrittogamici, insetticidi e pesticidi in genere) e senza l’utilizzo di organismi geneticamente modificati. Si tratta di un’agricoltura sostenibile, basata sui principi di salvaguardia e valorizzazione delle risorse e sul rispetto dell’ambiente e della salute del consumatore. Un settore, quello del biologico, che continua a crescere e non rappresenta più una tendenza temporanea, ma una porzione importante di mercato nel settore agroalimentare italiano.

Vini naturali

Partendo da uve biologiche, mediante fermentazione spontanea del mosto, senza aggiunta di alcuna sostanza e vietando il ricorso a qualsiasi procedimento invasivo, vengono creati invece i vini naturali, detti anche “secondo natura”. Si tratta di una nicchia di prodotti di grande eccellenza, realizzati da piccoli vignaioli che credono nell’importanza dell’espressione spontanea e naturale di un terroir, alla ricerca di un gusto naturale e ancestrale del vino, garantito attraverso una vinificazione naturale.

 

Vini biodinamici

La biodinamica è un metodo ecologico ed etico applicato all’agricoltura, che si prefigge il risanamento della terra, per offrire un alimento ricco di sostanze nutritive. Prodotti nel rispetto dell’ambiente, mantenendo fertile la terra e sane le piante, la biodinamica promuove una coltivazione di ricerca e innovazione che agisce nel rispetto delle leggi della vita e dell’ecosistema e tiene conto delle forze e dei principi organizzatori che agiscono sulla materia, come le fasi lunari.

 

La biodiversità italiana

La biodiversità prevede la coesistenza in uno stesso ecosistema di diverse specie in un equilibrio naturale, grazie alle loro reciproche relazioni.

La diversità genetica dell’uva determina le differenze tra i vari vitigni che rendono possibile ottenere diversi tipi di vino.

In Italia, l’uva da vino rappresenta il 75% delle coltivazioni di vite, offrendo un patrimonio di biodiversità di grandissimo valore.

Molti e importanti sono i motivi per conservare un’elevata biodiversità, poiché la perdita di specie comporta danni ecologici e degrado degli ecosistemi, con conseguenze anche a livello economico e culturale; al contrario, la difesa della biodiversità si traduce nel mantenimento e nella valorizzazione di risorse naturali, conoscenze e tradizioni.

 

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