Missing Parts, il video di Fiat Chrysler Automobiles contro i pregiudizi sulle donne al volante

Missing Parts, parti mancanti, è il video pubblicitario di FCA Group creato da Leo Burnett Italia che ha ottenuto un meritatissimo 1° Premio Leader Flessibile al Grand Prix Advertising Strategies 2018, il gran galà della pubblicità presentato dai bravi Piero Chiambretti e Cristina Chiabotto.

Viene prima la strategia o la creatività?, era la domanda di questa edizione.

Sono state belle, rilassanti, divertenti, creative, le pubblicità premiate al Gran Prix, ma quella di Fiat contiene un messaggio speciale, che dimostra che prima ancora della creatività, o della strategia, viene il pensiero, l’idea, ciò in cui si crede.

Missing Parts è stata realizzata in occasione della Festa delle Donne per sfidare il luogo comune che i motori siano cose da uomini.

Se è così, si dice nel video, allora iniziamo a togliere alla Fiat Cinquecento quelle componenti che sono state progettate dalle donne: i tergicristalli, il carburante, l’aria condizionata, i lampeggianti, i vetri antiriflesso, il riscaldamento, il gps.

Sono queste le parti mancanti, parti dell’automobile che oggi non ci sarebbero, se non ci fossero state quelle donne che con i loro studi hanno dimostrato che i motori non sono solo cose da uomini.

Ironico, il video pubblicitario comincia proprio assecondando il luogo comune: la ricerca su Google di women and motors porta a inequivocabili scene sexy di ambientazione automobilistica con belle donne in abiti succinti , dalla bionda in pantaloncini che si sdraia sul cofano tra la schiuma per lavare la carrozzeria, alla ragazza di spalle che mostra un fondoschiena da record per dare il via a una gara di velocità.

Con le successive digitazioni sul motore di ricerca, women driving e women parking, scoppia l’ilarità in sala: ecco le scene di goffe fantozziane alla guida, che non riescono a uscire dai parcheggi o ribaltano l’auto nel tentativo di eseguire una qualsiasi semplice manovra.

È questo dunque il difficile presupposto, il pregiudizio da superare con una comunicazione efficace e intelligente: Fiat e la sua agenzia creativa vogliono sfidare la percezione che i motori siano cose da uomini. Lo fanno raccontando semplicemente la verità storica, attraverso i volti delle scienziate che hanno inventato componenti fondamentali per l’industria automobilistica.

I volti sono quelli di Edith Flaninger, che rese il carburante più sicuro e più pulito.

Florence Lawrence inventò le frecce e la luce del freno.

Mary Anerson inventò il braccio meccanico dei tergicristalli.

Katharine Burr Blodgett creò i vetri antiriflesso.

Margaret A. Wilcox brevettò il riscaldamento automobilistico.

Hedy Lamarr fece ricerche che sono alla base della creazione del GPS.

 

Togliere all’auto le parti inventate da queste donne ci consegnerebbe una scatola vuota e triste.

Perché senza le donne, le auto non sarebbero state le stesse.

 

Il video Missing Parts ha registrato 2.5 milioni di visualizzazioni in meno di 12 ore e si conclude citando il Premio Nobel per la medicina Rosalyn Yalow:

“Come donne, dobbiamo credere in noi stesse o nessun altro crederà in noi.”