Non c’è ombra di dubbio: è il Mozambico una delle destinazioni emergenti più interessanti del panorama internazionale.
Un viaggio in Mozambico è un’avventura nel cuore dell’Africa più autentica e selvaggia perché il paese, che si affaccia con più di 2500 km di coste sull’Oceano Indiano, proprio di fronte al Madagascar, è uno scrigno di bellezze autentiche, ancora da scoprire.
Lontano dai clamori e dal jet set internazionale, ma immersi nel cuore di un’Africa misteriosa e suggestiva, il Mozambico è una meta interessante per chi ama il mare – leggendarie sono le sue spiagge tra le quali la spiaggia bianca di Barra – i piccoli borghi di pescatori e gli arcipelaghi incantati come quello di Bazaruto.
Ma anche per chi viaggia per conoscere tradizioni diverse, visitare piccole città rilassate e immergersi in metropoli in continuo fermento come Maputo, la capitale del Mozambico.
Per non parlare dei safari e dei parchi naturali, che da sempre costituiscono una grande attrattiva per organizzare una vacanza in Mozambico.
Mozambico: dove si trova, quando partire
Il Mozambico si estende lungo la costa sud-orientale dell’Africa: confina a nord con la Tanzania, a nord-ovest con Malawi e Zambia e a sud-ovest con il Sudafrica e lo Swaziland ed è facile da raggiungere grazie ai voli interni direttamente da Johannesburg.
Molto amato come meta di viaggi di nozze grazie ai suoi resort di lusso e per i safari allietati da eco-lodge incantevoli, il Mozambico ha una superficie di circa 800.000 kmq e una popolazione di 18 milioni di abitanti, in forte crescita.
Ex colonia portoghese, indipendente dal 1975, dal punto di vista morfologico si presenta divisa in due: a Nord si estende la regione degli altipiani, attraversati dalla Rift Valley e dei massicci isolati come il monte Namuli, che raggiunge quasi i 2500 metri di altezza.
Il centro e il sud del paese, invece, sono prevalentemente pianeggianti e attraversati da molti fiumi,
Procedendo verso occidente il paesaggio cambia bruscamente: dalla spiaggia ornata di palme si passa a un’ampia fascia di savana e boschi. È il regno dei grandi parchi e delle aree protette, che il paese ha creato e valorizzato a partire dagli anni Novanta: il parco nazionale di Banhine, il parco nazionale di Gorongosa, il Niassa National Reserve, il parco nazionale di Zinave e il Parco nazionale del Limpopo.
Quando andare in Mozambico? Da giugno ad agosto: sono questi i mesi migliori per visitare il Mozambico, perché sia le piogge che le temperature diminuiscono, rendendo il soggiorno ancora più gradevole. Con il procedere della stagione secca, invece, dalla fine d’agosto a settembre, le temperature iniziano ad aumentare, benché questo sia il periodo migliore per vedere gli animali selvatici di grossa taglia. Se amate il birdwatching, il periodo ideale è durante la stagione delle piogge, in genere tra novembre e dicembre.
Maputo, la capitale del Mozambico
Lourenço Marques: era questo il nome di Maputo, la capitale del Mozambico, in epoca coloniale. Anche se tutti la conoscevano come la Cannes dell’Africa Australe: famosa per la sua “dolce vita”, per i locali e la vivace vita notturna, era una città cosmopolita, dove un miscuglio di popoli e culture diverse viveva pacificamente insieme. Durante il governo segregazionista, infatti, nella vicina Sudafrica era proibito ascoltare la musica rock, che veniva diffusa e ascoltata fino Johannesburg, però, proprio grazie a una stazione radio di Maputo. Di questo passato più o meno lontano restano oggi alcuni edifici in stile barocco e ottocentesco e la Cattedrale, realizzata all’inizio del Novecento in uno straordinario stile futurista, oltre alle mura del castello, primo avamposto portoghese nel XV secolo.
Mete da non perdere in Mozambico
Chi ci è stato descrive il Mozambico come un paradiso ecologico dove regalarsi una vacanza di relax – facendo snorkeling, diving e pesca d’altura (i suoi fondali sono tra i più ricchi e vari di tutto il continente africano) – ma anche un viaggio di avventura grazie ai safari spettacolari, da veri intenditori. Ed è proprio la grande varietà di esperienze e di emozioni che un viaggio in Mozambico può regalare, il tratto distintivo di questo paese, bello per le coste mozzafiato e le località esotiche, selvaggio per la natura intatta e senza compromessi, ancora legato alle tradizioni antiche eppure proiettato nel nuovo millennio.
Lungo la costa affacciata su un bellissimo tratto dell’Oceano Indiano, di fronte al Madagascar, si susseguono piccoli borghi di pescatori e grandi centri commerciali, da sempre scali importanti sulla tratta verso l’India.
Come Beira, la seconda città del Mozambico per dimensioni, ancora oggi porto e terminal ferroviario di grande rilevanza. Il cuore della città è il Praça, la piazza principale, intorno alla quale si affollano negozi, bancarelle e uffici. Meglio non avventurarsi, invece, nel mercato di Tchunga Moyo, a meno che non si lasci a casa il portafoglio, onde evitare qualche sgradevole sorpresa. Ma a Beira si può anche fare un bagno in un mare da favola, nella Praia de Macuti.
Tutt’altra atmosfera a Vilanculos, borgo marinaro vivace e pieno di vita, situato poco più a nord di Beira, proprio di fronte alle isole di Barazuto e Benguérua, in uno dei tratti di costa più rinomati: lunghissime spiagge di sabbia bianca finissima protette da palme lussureggianti, che si tuffano in un mare cristallino. E, in più, un paesino allegro da visitare, con un bel mercato di frutta e verdura e tanti ristoranti dove assaggiare il pesce appena pescato.
Bellissima località di villeggiatura nei pressi di Maputo è Praia do Bilene, famosa per le sue dune che si snodano lungo 27 km di costa, così come Inhambane, fondata da Vasco de Gama nel 1534 quando era il porto più a sud usato dagli arabi per il commercio degli schiavi. Ancora oggi conserva alcuni edifici in stile portoghese che meritano una visita.
A Pemba, città costiera al nord del Mozambico, ci si viene soprattutto per le sue spiagge (molto rinomata quella di Wimbe) e per la barriera corallina così vicina che si può raggiungere nuoto. Nella zona non mancano bar, ristoranti, centri per il sub e per le gite in barca: insomma tutto ciò che contribuisce a fare di una bella località di mare una meta di tendenza per il turismo internazionale.
Addirittura leggendarie sono le spiagge di Tofu e di Barra. Tofu è la più organizzata, con resort, ville per le vacanze e rinomate scuole di surf, Barra più remota e difficile da raggiungere è un buen retiro di pace e tranquillità, dove perdersi tra dune sabbiose, mangrovie e boschetti di palme, circondati da pappagalli e scimmiette.
Le più belle (e romantiche) isole del Mozambico
Le isole perdute: è questo ciò che viene in mente, quando si approda su una delle splendide isole del Mozambico. Che sia l’arcipelago di Barazuto, una delle isolette sperdute delle Quirimbas o l’Ilha de Moçambique, il desiderio è di non tornare più alla routine delle nostre vite di città. Molto amate per i viaggi di nozze e per chi non rinuncia a una vacanza a cinque stelle, le isole del Mozambico sono angoli di intatto splendore circondate da un mare turchese che non ha nulla da invidiare a mete esotiche più famose.
A soli 10 km dalla costa, nella parte meridionale del Paese a circa 800 km a nord di Maputo, si trova l’Arcipelago di Bazaruto, senza dubbio uno dei luoghi più belli di tutto il continente, famoso per le sue acque cristalline, le spiagge di sabbia sottile, le barriere coralline incontaminate popolate da rarissimi pesci tropicali e i grandi pesci che fanno la gioia dei pescatori. L’area compresa tra la terraferma e la barriera posta a circa 300 m dalla riva è stata dichiarata zona protetta di livello internazionale, diventando Parco Nazionale Marino.
L’arcipelago di Bazaruto è composto da un insieme di piccole isole – Benguerra, Magaruque, Bangue, Santa Carolina e Bazaruto – tutte incluse nel Worldwide Fund of Nature. Uno straordinario ecosistema permette di ammirare, in poche centinaia di metri quadrati di terra e oceano, una sorprendente varietà di specie animali. Tra i quali spicca il dugongo, strano animale che forse non tutti conoscono, un sirenide che si nutre delle alghe che coprono i fondali marini.
Nella provincia di Cabo Delgado a nord del paese, si trova l’arcipelago delle Quirimbas: 27 isole che corrono al largo della costa africana dalla città di Pemba fino a quella di Palma. Un paesaggio di giungla e mangrovie, coralli e spiagge, terra di pirati, schiavi, arabi e portoghesi e ora di alcuni dei resort più belli del Mozambico.
Oggi ben 1.500 chilometri quadrati di area marina sono diventanti il Quirimbas National Park, includendo 11 isole coralline che si estendono per oltre 100 chilometri. Conosciute come Isole Fortunate, sono un paradiso per gli amanti della natura e delle immersioni, che possono andare alla scoperta dei fondali e delle grotte ricoperte di coralli, dove vivono 375 diverse specie di pesci tropicali, tartarughe marine, balene, delfini, dugonghi e squali.
L’Ilha de Moçambique, per gli affezionati semplicemente Ilha, è un piccolo pezzo di terra ancorata a tre km dalla costa, alla quale è collegata da un ponte. Dichiarata patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, nei secoli è stata crocevia delle tre culture del Mozambico: africana, araba e portoghese. Qui passarono, e si fermarono, persiani, cinesi, indiani, olandesi e tutti vissero insieme. Per secoli fu la capitale del Mozambico, al quale ha dato il nome, e del quale sembra conservare l’anima più antica e autentica. Merita una visita per le sue sette moschee, le altrettante chiese e il tempio indù, che si contendono i riflettori con il palazzo e Cappella di São Paulo, ex residenza del governatore, risalente al Settecento.
Safari in Mozambico
Che il Mozambico sia un paese che sta cambiando, e in meglio, lo dimostra la ripresa dei safari nel Gorongosa National Park. Ritenuto una delle migliori destinazioni per i safari durante gli anni Sessanta e Settanta del Novecento, ma pesantemente danneggiato dai trent’anni di guerra civile mozambicana che ne seguirono, il Gorongosa National Park sta conoscendo oggi una seconda giovinezza. I diversi ecosistemi del Parco, che si estende per 4000 chilometri quadrati alla fine della Great African Rift Valley, sono un paradiso per gli amanti degli animali selvatici, che potranno ammirare impala, facoceri, coccodrilli, ippopotami, antilopi, bufali, gazzelle, elefanti. Non è facile avvistare tutti i Big Five, visto che non ci sono leopardi e rinoceronti, ma il Gorongosa National Park rimane una meta perfetta per chi desidera vivere un safari davvero green. Solo pochi bungalow, niente ressa e ospitalità essenziale. Il Gorongosa National Park è uno dei parchi più belli dove avvistare il gattopardo africano e dove siano permessi il walking safari e le passeggiate naturalistiche.
La più grande riserva naturale del Mozambico situata a nord del paese, al confine con la Tanzania è la Niassa National Reserve.
Un safari nel Niassa National Reserve può durare anche parecchi giorni. Sono le guide esperte a condurre i turisti nel cuore della riserva, dove si possono avvistare oltre 370 specie di uccelli, alcuni rarissimi e almeno tre specie endemiche recentemente scoperte: il Niassa Gun, la Zebra di Boehm e l’Impala di Johnston. Ma anche gnu, antilopi, leoni, leopardi, elefanti e ippopotami.
Ma niente supererà la bellezza dei tramonti africani che fanno capolino tra le tende candide del camp: è la magia potente dell’Africa, il richiamo ancestrale della Terra, che non si dimentica più.
Dove non andare, cosa non fare in Mozambico
Sul sito del Ministero degli Esteri Viaggiaresicuri.it si trovano indicazioni sulla sicurezza nel Paese. In passato le tensioni interne hanno scoraggiato il turismo, ma negli ultimi due anni è stata promossa una tregua al fine di creare condizioni di fiducia tra il Governo e il movimento di opposizione in vista di un avvio verso la conclusione delle tensioni politco militari che da anni attraversano il Mozambico. A fronte di questi recenti sviluppi positivi, la situazione rimane comunque instabile e non si possono escludere episodici confronti armati nelle zone centrali del Paese (province di Sofala, Manica, Tete, Zambesia e nord di Inhambane), possibilmente quindi da evitare.
La criminalità è in aumento, almeno nelle grandi città come Maputo: se vi trovaste in un grande centro abitato adottate alcune accortezze, come non indossare o mostrare oggetti di valore (compresi i telefoni cellulari e le macchine fotografiche) e prestare particolare attenzione quando si preleva denaro dai distributori automatici. Non inoltrarsi nella savana senza una guida affidabile e percorrere, possibilmente nelle ore diurne, solo le arterie di comunicazione principali.
Si raccomanda, inoltre, di portare con sé i propri documenti (passaporto con visto valido) per i frequenti controlli da parte delle autorità locali di sicurezza.
Un po’ di storia e di… economia
Paese antichissimo, abitato fin dalle origini dell’uomo, come dimostra il ritrovamento di resti di ominidi, vide trasferirsi nelle sue terre, circa 2000 anni fa, popoli bantu (così chiamati per via del loro gruppo linguistico) provenienti dal nord. Nel frattempo sulle coste sorsero numerose città, porti commerciali collegati al resto dell’Africa, al Medio Oriente e all’India. Era questo il Mozambico che trovò Vasco de Gama al suo arrivo su queste coste nel 1498, e che l’esploratore era deciso a trasformare in un grande ponte per i traffici portoghesi verso il continente indiano: oro, avorio e, a partire dalla metà del Settecento, schiavi partivano da queste coste per arricchire i commercianti europei.
Contemporaneamente i portoghesi si spostavano verso l’interno, procedendo nell’opera di colonizzazione.
Una situazione che rimase pressoché invariata, mettendo in ginocchio l’economia e le tradizioni del paese, fino al 1975 quando finalmente il Mozambico smise i panni di colonia e divenne libero. Il che non significò la fine di tutti i problemi: il Mozambico era un paese nel caos, con un’economia al collasso, in pessimi rapporti con il Sudafrica, dilaniato da una guerra civile.
Fino al 1992: con la fine delle ostilità, infatti, per il Mozambico si è aperta un’epoca davvero nuova e oggi è uno dei paesi emergenti del continente africano. Quella che in passato era un’economia allo sbando, è diventata una delle più forti dell’Africa, grazie alla volontà della popolazione e agli aiuti della comunità internazionale.
Il Mozambico è uno dei paesi più interessanti per un viaggio: magico, misterioso, emozionante, senza essere una meta del turismo massa. È un tuffo nell’Africa più autentica, un’Africa ottimista che guarda al futuro.