Tra i propositi per il nuovo anno, sicuramente in molti, come noi, avranno messo in elenco l’impegno a leggere di più.
Anche perché quei libri impolverati sulla mensola, che risalgono alla lista del 2017, magari anche del 2016, ci danno proprio fastidio.
Ecco un elenco di libri da leggere nel 2018, se non l’avete già fatto. Non fateli slittare al prossimo anno!
Le tre del mattino di Gianrico Carofiglio
Dedicato a chi non si accontenta: è uno dei romanzi più belli dello scrittore barese, non lunghissimo ma teso ed emozionante, un piccolo gioiello narrativo che piacerà anche ai lettori più esigenti.
Diario di una schiappa. Avanti tutta!
Piacerà ai giovani lettori in erba l’undicesima avventura di Greg, il protagonista di "Diario di una schiappa. Avanti
La musica non è il suo forte e leggere libri di paura gli causa dei tremendi incubi. Ma quando Greg trova una vecchia videocamera nel seminterrato e un pacchetto di vermi gommosi, ha un’idea. Con l’aiuto del suo migliore amico Rowley, girerà un film horror… e diventerà ricco e famoso! Sarà l’idea vincente o è solo una nuova fonte di guai per Greg?
Dedicato ai ragazzi che riescono a rinunciare ai videogiochi!
Eppure cadiamo felici di Enrico Galiano
Il primo romanzo di Enrico Galiano ci porta nel mondo di Gioia, una ragazza di diciassette anni vittima di bullismo, che vive inoltre una situazione di disagio familiare.
Gioia viene a conoscenza del suo segreto poco a poco, e dovrà decidere quale sia la cosa giusta: se aiutarlo a mantenersi nascosto dal mondo, assecondando così i suoi desideri, oppure riportarlo in seno alla famiglia.
Il romanzo è percorso da bellissime parole intraducibili, termini stranieri difficili da rendere in italiano perché troppo carichi di contenuto, parole in grado di creare immagini, che la giovane Gioia trascrive su un quadernetto per non dimenticare. Sono appunti di pura bellezza, come komorebi (giapponese), quel particolare effetto di luce che si ha quando il sole filtra attraverso le foglie degli alberi, fernweh (tedesco), la nostalgia dei luoghi lontani che si accompagna al desiderio di partire, o mamihlapinatapai (lingua yamana), il gioco di sguardi di due persone che si piacciono e vorrebbero fare il primo passo, ma hanno paura.
Dedicato a chi si sente diverso dagli altri, per scoprire che in fondo non lo si è mai così tanto.
Lissy di Luca d’Andrea
Dopo La sostanza del male, in classifica in tutto il mondo e campione di incassi, torna lo scrittore bolzanino Luca d’Andrea con un nuovo magnifico thriller.
Una giovane donna in fuga e il mistero che porta con sé. Un solitario che vive sulla montagna dei suoi padri, seguendo leggi
L’ambientazione è ancora la terra dello scrittore, un Alto Adige trasfigurato e pauroso, ritratto senza idillio, lontanissimo dalla montagna cristallina e divertente dello stereotipo. Già dall’inizio, piuttosto, si capisce che in Lissy D’Andrea andrà se possibile ancora più a fondo negli abissi del male.
Dedicato a chi… (non) ha paura dell’animo dark della montagna.
Nella pancia del mostro di Dario Villasanta
E se non temete la montagna, forse vi farà spaventare, emozionare e riflettere il romanzo di Dario Villasanta, che esplora gli abissi dei manicomi criminali italiani: Nella pancia del mostro, edito da Lettere Animate.
Il romanzo rappresenta il seguito di Il prezzo, romanzo d’esordio gratificato dall’apprezzamento del pubblico e vincitore nel 2015 di un premio speciale nell’ambito del Premio Internazionale Città di Cattolica.
In questo nuovo romanzo, un individuo si ritrova legato a un letto di contenzione, in una cella d’isolamento di un ospedale psichiatrico. Si tratta forse di Dax, l’ambiguo e affascinante amico di Giulia e Domenico, che è stato non molto tempo prima artefice, con mezzi più o meno legali e scorciatoie da strada, del loro ritorno alla vita dopo un periodo oscuro.
I tentativi di avvicinamento a questo misterioso individuo, gli incontri e complicazioni che ne derivano, costituiscono in gran parte la trama del romanzo, mentre la lettura più profonda svela la realtà contestabile dei manicomi criminali, i soprusi e le prepotenze, le vite, le regole, le gerarchie che si formano in questi micro-mondi, realtà nascoste che il grande pubblico non conosce, e infine le emozioni le ansie e il desiderio di rivalsa di chi senza o con minima colpa è incappato negli anelli della catena di una giustizia sbrigativa e sommaria.
Dedicato a chi non ha paura di alzare il velo d’apparenza di perbenismo e normalità della civiltà moderna.