Umbria Jazz Winter, la suggestiva edizione invernale del festival della musica jazz di Orvieto, festeggia venticinque anni e lo fa con una special edition – dal 28 dicembre 2017 al 1 gennaio 2018 – imperdibile.
In programma, cinque giorni di musica, dalla tarda mattinata a notte fonda, in piazza, tra i vicoli e nei teatri del centro storico di Orvieto. Le location sono le stesse che raccontano la storia e il patrimonio artistico della città: teatro Mancinelli al Duomo, Palazzo del Capitano del Popolo a Palazzo dei Sette, Museo Emilio Greco, l’ex convento di San Francesco. Ma tutto il centro della città sarà coinvolto dalla musica itinerante e festosa della marching band, mentre i canti gospel inonderanno di emozione il Duomo, per la Messa di Pace, e il nuovo anno si festeggerà fino alle prime luci dell’alba tra veglioni e jam session improvvisate, con artisti provenienti da mezzo mondo.
Complessivamente Umbria Jazz Winter #25 mette in scena 100 eventi con 25 band e circa 150 musicisti.
I nomi sono da non perdere, per appassionati del genere e neofiti in cerca di emozioni. Ryan Truesdell con il suo progetto su Gil Evans, special guest Paolo Fresu, il nostro Miles Davis nazionale, ma anche il nuovo trio di Christian McBride con Christian Sands al pianoforte e Jerome Jennings alla batteria, e il quartetto di John Patitucci. Tra le curiosità la giapponese Chihiro Yamanaka e tra i progetti speciali, Le rondini e la luna, il tributo a Lucio Dalla e Fabrizio De Andrè di Paolo Fresu e Gaetano Curreri, voce e leader degli Stadio.
E poi gipsy jazz, funamboliche jam notturne tra blues e soul, e songwriter di strada come Vincent Van Hessen capaci di incantare, immersi nella magia di una delle città più belle dell’Umbria.
Ma non di sola musica vive il festival, perché Orvieto è terra di cucina e vini di qualità e Umbria Jazz trova qui una felice coesistenza con l’enogastronomia del territorio nei jazz lunch e jazz dinner in alcuni locali del centro e, tutto il giorno, nel Palazzo dei Sette. Qui per pranzo e per cena si potrà gustare una "Spaghetti Swing" con spaghetti, come si dice, cotti e mangiati (ma anche, vino e formaggi).
Umbria Jazz Winter insomma non tradisce, soprattutto nell’edizione del venticinquesimo anniversario, la vocazione di evento culturale e turistico nello stesso tempo, per tutti e aperto a tutti. La musica per intenditori convive con l’intrattenimento, con il filo rosso della qualità per comune denominatore.