Ispirazione contemporanea ultrachic, materiali urbani e piante da indoor: è il Fendi Caffè di Roma, ricavato all’interno dell’headquarter della maison di moda all’EUR, l’iconico Palazzo della Civiltà Italiana.
Al piano terra del “Colosseo quadrato” dei romani, tra i marmi abbaglianti e il rigore razionalista della tipica architettura degli anni Venti, Fendi Caffè è un bistrot accogliente e pieno di fascino, frutto di una scelta di interior designer che non passa inosservata.
A partire dal colpo d’occhio iniziale che colpisce per la finitura in cemento grezzo di pareti e pavimenti, sotto un soffitto altissimo dove gli impianti sono stati lasciati volutamente a vista, e un arredamento che mescola mobili vintage, dettagli da collezione e opere commissionate dalla maison. Come la parete rivestita da nicchie di legno, che racchiudono le delicate Flower Bottles, opera del nipponico Azuma Makoto.
Fendi Caffè è un locale da visitare, quasi si fosse a una mostra. Si accede attraverso un corridoio con arredi vintage anni ’60 e foto del Palazzo della Civiltà Italiana scattate da Karl Lagerfeld alla zona bar annunciata dalla scritta al neon FENDI Caffè sulla parete: qui si può gustare un caffè prima o dopo il lunch.
Da qui, lasciandosi alle spalle le nicchie floreali di Azuma Makoto, ci si dirige verso la biblioteca, dove magazine e pubblicazioni sono un invito a sedersi ai grandi tavoli raw di Controprogetto. Bellissimi, sono realizzati, così come il grande bancone in legno riciclato, in resina e cemento.
C’è anche la brasserie dall’aria rétro, con i divani in velluto blu, le lampade industriali e i grandi tavoli rotondi bianchi e azzurri, realizzati dal designer olandese Piet Hein Eek con travi riciclate e tubi smontati, oltre che da un bancone quadrato in legno: al centro, l’apparecchio modulare a led composto da fusti e rami, come un vero albero. A sinistra c’è lo Zinc Bar, un lungo bancone in lamiera zincata, con vani per cavi di ricarica USB. È sovrastato da cascate di Tillandsia, una pianta che non richiede terriccio, ma riceve acqua e nutrimento per via aerea. Nella parte retrostante, i séparé in legno di castagno rendono più intima la colazione, mentre la parete è ricoperta da un giardino verticale che valorizza e ossigena l’ambiente.
Pensato per facilitare gli incontri sinergici tra i collaboratori del brand e promuovere un modello relazionale votato al bello e alla cultura, Fendi Caffè offre una cucina raffinata e originale e colazioni di stile.
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