Una serata all’insegna dello scambio culturale ma non solo, quella che venerdì 2 dicembre si è svolta al Palazzo Reale di Milano.
Con l’evento Visitflanders – “Maestri Fiamminghi 2018-2020” l’Ente del turismo delle Fiandre ha presentato la tre anni di eventi con cui le Fiandre si preparano a celebrare ciò che, a ragione, può essere definita l’essenza della cultura locale, che tanta eco ha avuto e ha nel campo del sentire artistico di tutta Europa: la pittura dei Maestri Fiamminghi.
I protagonisti: Pietro Paolo Rubens, Bruegel il Vecchio e Jan Van Eych; il palcoscenico d’eccellenza: le principali città delle Fiandre; e un unico leitmotiv: la cultura di una regione, le Fiandre, tanto articolata, eppure fortemente connotata, predisposta per posizione geografica certamente e per indole naturale sicuramente, allo scambio e al confronto.
Melting pot di persone, correnti artistiche, innovazioni tecnologiche, traffici commerciali, che tutto rielabora attraverso i colori vividi e originali della tradizione, da cui trae continua ispirazione e linfa vitale.
La mostra “Pietro Paolo Rubens e la nascita del barocco”, inaugurata a Palazzo Reale il 26 ottobre, non avrebbe potuto offrire un gancio più efficace per entrare nel vivo dei temi trattati.
La predisposizione all’incontro e allo scambio concreto e proficuo è lo spirito che ha animato la serata. A presentare l’iniziativa culturale il Direttore dell’Ente del turismo delle Fiandre, Giovanna Sainaghi, che con un excursus puntuale ed efficace ha fissato i momenti salienti del triennio.
Procedendo a ritroso il 2020 sarà l’anno dedicato a Jan Van Eych, “The Gent Alterpiece is coming Home” è il titolo, e si riferisce al compiuto restauro del “Polittico dell’Agnello mistico” dipinto per la cattedrale di Gent, che finalmente ritorna nella sua collocazione originaria, non prima però di essere esposto, durante i primi mesi dell’anno, presso il MSK – Museum voor Schone Kunsten, accanto ad altri capolavori del maestro, nella mostra più completa a lui mai dedicata e dunque occasione di forte richiamo per studiosi, turisti e curiosi di tutto il mondo.
“Experience the World of Bruegel 2019” sarà il titolo degli eventi dedicati durante l’intero anno a Bruegel il Vecchio, nel 450esimo della sua morte. Prima tappa la Biblioteca Reale di Bruxelles, con un’eccezionale esposizione dei lavori “su carta”. I bozzetti di bottega che illustrano l’uomo, il maestro, lo spirito visionario di un artista enigmatico e controverso. Anche Anversa celebrerà Bruegel con la mostra “Bruegel’s Art in Antwerp and the Southern Netherlands 1525 – 1585” presso il KMSKA – Museum of Contemporary Art.
Il 2018 sarà l’anno di Rubens. “Antwerp Baroque 2018, signed by Rubens” è l’occasione per Anversa di celebrare il suo cittadino più illustre. Appuntamenti espositivi e musicali alla scoperta degli scorci più affascinanti della città introdurranno alla conoscenza dell’artista Rubens, considerato l’iniziatore del Barocco in Europa. Rubens e la sua arte, Rubens e i suoi collaboratori, Rubens e l’influenza sull’arte contemporanea e sulla moda. La “Baroque Parade” sarà l’atteso evento estivo che vedrà la direzione artistica dello stilista belga Walter Van Beirendonck e del visual artist Linder Sterling.
Celebrare i Maestri fiamminghi è molto più che celebrare l’arte del passato, è semmai diffondere la conoscenza di un intero popolo, delle sue città, delle sue eccellenze in tutti i settori, come sottolineano con i loro interventi Elke Dens – Marketing Director, Visit Flanders, Belgio e Marleentje Verstreken – Head of Post FIT per Flanders Investment and Trade – l’agenzia governativa per la promozione dello scambio commerciale fra imprese locali e imprese estere che desiderino aprire filiali nelle Fiandre.
Perché arte è cultura e la cultura è anche fare impresa.
Il buffet di benvenuto che ha accolto gli ospiti intervenuti ha offerto un’istantanea delle eccellenze gastronomiche del Belgio. Non è mancata certamente la degustazione delle birre, la cui produzione è la più vasta e variegata al mondo.
Per non parlare dell’arte, perché di arte si parla, dei maÎtres chocolatiers che ha catturato tutti e conquistato con la sapienza di una tradizione consolidata e con l’alta conoscenza della materia prima, degli aromi, delle spezie combinati con la precisione certosina di un quadro fiammingo: dettagli, sentori, sfumature al palato indimenticabili.
E tutto accompagnato da bollicine d’eccezione, “Chocolate in a bottle”, etichetta esclusiva e partner della serata, che unisce alle bollicine del metodo classico francese Chardonnay il finissimo cioccolato belga, in un connubio, manco a dirlo, unico e in perfetto equilibrio.
La serata si è conclusa con la visita guidata alla mostra di Rubens: un percorso espositivo che illustra le influenze del periodo italiano dell’artista: i rimandi alla tradizione classica, al Rinascimento, ai pittori veneti, alle cromie caravaggesche, combinati con rinnovata armonia, risultato di un confronto assai produttivo. Segno che dall’incontro di culture possono nascere capolavori.
Marzia Petracca
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