A pochi minuti da Piazza Cinque Giornate a Milano, precisamente in viale Piave 1, si trova uno dei locali più caratteristici e pittoreschi della città, che dal 2007 non smette di stupire con le sue proposte spettacolari e uniche: si tratta del Nottingham Forest, un piccolo ma suggestivo ambiente nel quale sperimentare sapori ed esperienze culinarie che mai si sarebbe pensato di provare.
Il locale appare quasi rustico e intimo, per via delle luci soffuse e delle dimensioni raccolte dell’ambiente, ed è caratterizzato dall’arredamento fusion, ovvero un mix di elementi appartenenti alla cultura africana, orientale e caraibica che vanno a formare una sorta di “stile globale”. Si troveranno appesi alle pareti, quindi, pezzi originali provenienti da diversi angoli del mondo, suovenir di chi per 50 anni ha portato al Nottingham Forest tutti i sapori del ricettario di bevande internazionali che si possono degustare oggi.
La prima “memoria di viaggio” degna di nota è sicuramente il bancone proveniente da New York: apparteneva, infatti, a uno dei bar Knickerbocker Hotel, un luogo storico per chi ha scelto di intraprendere la carriera di barman.
Grazie all’architetto Salehi, ora questo cimelio ha la collocazione perfetta all’interno del Nottingham Forest, oltre ad essere stato completamente rivestito con pannelli di metallo fiammati e dotato della migliore tecnologia utile a un barman, comprensiva di celle a bassa temperatura per la conservazione di gas, cassetti farmaceutici per la preservazione dei bagni chimici e delle polveri e dell’attrezzatura per lavorare con 1800 bottiglie alla mescita.
I cocktail sono creati sulla base di ricette provenienti da tutto il mondo, ognuno dei quali ha una storia particolare, e sono studiati in base a un innovativo connubio tra tecniche di tendenza della sfera culinaria e drink tradizionali: in questo locale, chi prepara le bevande per i clienti indossa la divisa nera e viene chiamato, appunto, Barchef. Nel momento in cui arriva al tavolo la propria ordinazione, il cliente resta sempre stupito: si possono trovare cocktail in bottiglia con tanto di messaggio commestibile immerso nell’alcool, brocche a forma di teschio corredate da piccoli stuzzichini, siringhe di plastica per mescolare i liquidi al cocktail molecolare, da degustare seguendo un preciso ordine, e molto, molto altro.
Insomma, se si desidera passare una serata diversa e assaggiare sapori nuovi e molto interessanti, un passaggio al Nottingham Forest è doveroso, ma bisogna stare molto attenti, perché un cocktail tira l’altro: alla fine, pur di provare tutto quello che questo luogo pittoresco offre, non si vorrà più tornare a casa!
V.G.