Con pensiero laterale si identifica comunemente la modalità di interpretazione o risoluzione di situazioni e problemi nel modo meno comune e diretto.
In sostanza, anziché concentrarsi su un’unica soluzione, si preferisce osservare il problema da diverse angolazioni, aggiungendo informazioni a quelle date e realizzando una risoluzione "creativa" del problema.
L’esempio classico è quello della lampadina, che nel pensiero tradizionale può essere solo accesa o spenta, mentre compiendo un’osservazione di tipo "laterale" si può dedurre che la stessa lampadina è stata accesa fino a poco prima (semplicemente toccandola e sentendola calda).
Pensavano lateralmente Alessandro Magno, Sherlock Holmes e naturalmente lo psicologo maltese Edward De Bono, che coniò il termine.
E sicuramente pensava lateralmente Steve Jobs, che alla fine degli anni Novanta volle lo slogan "Think different" per quel computer con la mela che stava già conquistando il mondo.
Volete mettervi alla prova su quanto sappiate pensare lateralmente con un semplice gioco? Leggete alcune parole che si prestano a diverse interpretazioni: se leggendo "grate" non pensate immediatamente alle finestre, oppure per "contratto" non intendete un atto di compravendita; se il primo significato che vi viene in mente, insomma, non è quello più comune, allora avete una buona predisposizione al pensiero laterale.
Nei mercati ad alta competitività, come per esempio turismo e moda, saturati da un’offerta crescente di prodotti simili tra loro e consumatori sempre meno sensibili ai messaggi aziendali, il marketing laterale può integrare gli approcci tradizionali e generare prodotti o servizi innovativi, rispondendo a bisogni non ancora soddisfatti.
Se per applicare il marketing laterale è necessaria una buona dose di creatività, è altrettanto importante sottolineare l’importanza del pensiero laterale nella comunicazione.
Anche qui, il pensiero razionale, ricalcando schemi prefissati e modelli logici rigidi, produce soluzioni limitate; al contrario, il pensiero laterale diventa fondamentale perché capace di osservare la realtà in modo creativo e realizzare testi originali, diversi rispetto a quanto… "si legge in giro".
Chi comunica deve farlo mettendosi a fianco del cliente, ascoltandolo e condividendo le sue aspettative.
Si comincia con la creazione di un teaser originale, che deve stuzzicare la curiosità dell’utente: nel caso di una comunicazione sui social network, il post che fa da premessa all’azione; nel caso di un comunicato stampa, il titolo.
Grazie a questo approccio innovativo, lontano dai luoghi comuni, la comunicazione che sfrutta i principi del pensiero laterale si rivela il più delle volte comunicazione di successo.
Un caso di comunicazione nel settore turistico di questo tipo è stato realizzato e pubblicato su Viviconstile.it
Comunicare gli hotel in modo laterale è una delle sfide più difficili. Volevamo differenziarci e andare oltre i temi trattati più comunemente: l’annuncio di una nuova apertura, di una ristrutturazione (per esempio una nuova spa), il menu per determinate feste, numero di camere, servizi e offerte. Lo abbiamo fatto con questo articolo che racconta la storia degli hotel… come una favola che inizia con c’era una volta.
Angela Langone
Co-founder iStile Comunicazione
iStile Comunicazione è un’agenzia di comunicazione ed eventi che presta servizio di ufficio stampa per aziende, marchi, prodotti e destinazioni, con specializzazione nei settori moda, turismo, no-profit, eventi, design, eno-gastronomia e ristorazione.
iStile Comunicazione e Viviconstile.it costituiscono un network forte ed efficace, in grado di garantire ampia e qualificata visibilità sia presso la stampa che presso il target di riferimento.
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