Un viaggio, tutto nuovo, in cinque secoli di arte italiana è quello che aspetta i visitatori nella bella sede fresca di restyling della Carrara di Bergamo.
Il palazzo neoclassico sede del museo bergamasco è stato profondamente ristrutturato e sono stati creati per il pubblico uno spazio didattico, un museum shop, una sala video.
Nata nel 1796 dall’idea visionaria del nobile bergamasco Giacomo Carrara, che ha dato vita a un’istituzione museale a partire dalla propria passione di collezionista, l’Accademia Carrara si distingue nel panorama artistico italiano per identità e qualità del suo patrimonio: è da sempre considerata museo del collezionismo italiano e fra le più affascinanti raccolte di arte antica e rinascimentale del mondo.
Cinque i campi di intervento principali durante i sette anni di chiusura dell’Accademia Carrara: il completo aggiornamento dei servizi per il pubblico, la ristrutturazione della sede neoclassica, il nuovo allestimento, la campagna di restauri dei capolavori e la valorizzazione della collezione in Italia e nel mondo.
I lavori hanno riconsegnato una sede nuova ma autenticamente intatta.
È cambiato l’allestimento delle sale e il percorso di visita che ora è in ordine cronologico e, cosa assai importante, è cresciuto il numero di opere esposte: ben 120 in più rispetto al passato, per un totale di 600 dipinti e sculture. Il tutto valorizzato da un’illuminazione all’avanguardia.
Tra dipinti, in larga maggioranza, e sculture, il percorso della nuova Carrara si sviluppa su un arco di tempo di cinque secoli, dall’inizio del Quattrocento sino alla fine dell’Ottocento, toccando le principali scuole pittoriche italiane, dalla Lombardia al Veneto, dal Piemonte all’Emilia Romagna, dalla Toscana all’Umbria; non mancano sguardi alla pittura d’Oltralpe, specialmente alle Fiandre e all’Olanda.
Nello stesso tempo è stata avviata una grande campagna conservativa, con interventi che hanno interessato una parte importante del patrimonio museale: circa 130 opere tra i più importanti capolavori di Accademia Carrara, oltre a una serie di lavori meno conosciuti perché mai esposti prima.
I numerosi interventi di restauro, compiuti in questi anni da eccellenti laboratori italiani, hanno interessato opere di artisti straordinari come San Sebastiano di Raffaello (1501), Madonna con bambino di Andrea Mantegna (1480), Ritratto di giovane di Giovanni Bellini (1475-78), Ritratto di gentildonna di Giovan Battista Moroni (1570), Madonna col bambino di Carlo Crivelli (1480-83), Sant’Ambrogio battezza Sant’Agostino di Antonio Vivarini (1435-40), Ritratto di giovinetta con ventaglio di Pitocchetto (1740) oltre a opere di Cima da Conegliano, Pintoricchio, Altobello Melone, Giovan Battista Tiepolo.
Non mancano nella nuova Accademia Carrara, collaborazioni con alcune delle più prestigiose sedi museali italiane ed estere, dall’Australia, alla Russia, agli Stati Uniti: una scelta che ha permesso di ampliare enormemente la conoscenza di Accademia Carrara a livello mondiale, divenuta ambasciatrice del Rinascimento italiano dentro e fuori i confini, e di tessere relazioni e partnership preziose anche per il futuro del museo.
Foto 1: Accademia Carrara (photo Mario Cresci)
Foto 2: Francesco Hayez, Caterina Cornaro deposta dal trono di Cipro, 1842
Foto 3: Accademia Carrara (photo Mario Cresci)