A cena al Museo, Museo di Storia naturale di Vienna

A Cena al Museo – a Vienna, Amsterdam e Milano

Prima una visita al museo e poi un’ottima cena, piaceri artistici e culinari che si fondono in una combinazione molto gradita: ecco l’ultima trovata per attirare tra le mura dei musei amanti delle belle cose della vita.

 

Prima una visita al museo e poi un’ottima cena, piaceri artistici e culinari che si fondono in una combinazione molto gradita: ecco l’ultima trovata per attirare tra le mura dei musei amanti delle belle cose della vita.

 

 

Non si sono fatti sfuggire l’occasione di invitare a cena al Museo nuovi visitatori e vecchie conoscenze alcuni dei poli museali più importanti d’Europa.

A Vienna, Amsterdam e anche in Italia non mancano le occasioni per vivere i luoghi dell’arte con un occhio più “terreno”. Ma senza dissacrare la bellezza dell’arte. E se qualcuno storce il naso, lo si invita a provare l’esperienza.

Il Museo di Storia naturale di Vienna organizza nella sua sala a cupola mercoledì culinari con buffet a base di pesce di lago e di mare: un’occasione ideale per prenotare insieme anche la vista mozzafiato su Vienna dal tetto del museo.

Anche il Kunsthistorisches Museum (Museo di storia dell’arte)  della bella capitale austriaca organizza serate gourmet ogni giovedì e un brunch domenicale con visita del museo inclusa. Arte e cucina sono anche nel programma del Belvedere, mentre la visita guidata alla mostra temporanea o agli elementi più preziosi della collezione è completata con l’offerta gastronomica più adatta.

Anche la visita della Reggia di Schönbrunn, una delle attrattive più amate di Vienna, si può combinare piacevolmente con una cena.
Per la sua lunga e movimentata storia, il palazzo imperiale di Schönbrunn, con gli edifici annessi e il grande parco circostante, è uno dei più importanti monumenti austriaci. Dichiarato monumento nazionale, l’intero complesso cui appartengono il castello, il parco con le sue numerose costruzioni, le fontane e le statue nonché il giardino zoologico, il più antico del mondo, è entrato a far parte nel 1996 della lista dei siti patrimonio culturale dell’umanità dell’UNESCO.
A scelta, il pacchetto "Una serata a Schönbrunn" può comprendere la visita guidata alla Reggia, cena presso il Caffè-Ristorante Residenz e concerto.

Non manca all’appello dei musei nei quali è possibile cenare il bellissimo Leopold Museum: fondato dal professore grande appassionato d’arte Rudolf Leopold, il museo ospita una delle più ampie e complete collezioni d’arte moderna austriaca. La storia della fondazione del Leopold Museum di Vienna sembra quasi tratta dal copione di un film scritto da un autore di Hollywood. Fin da studente Rudolf Leopold cominciò, negli anni ’50, a collezionare opere d’arte. In pochi decenni riuscì con molta sensibilità e una buona dose di caparbietà a mettere insieme la più importante collezione privata di arte austriaca del XIX e XX secolo. Nonché la più grande collezione al mondo di Egon Schiele.

 

Al Leopold Museum, il Café Leopold delizia gli ospiti con specialità culinarie viennesi, coronando degnamente la visita alla collezione dei capolavori dell’arte austriaca.

Il MAK – Museo austriaco di Arti Applicate – offre anche un servizio di ristorazione. L’"Österreicher im MAK" è specializzato in buona cucina viennese con un tocco di contemporaneità. L’organizzazione dello spazio interno, affidata alla coppia di architetti "Eichinger oder Knechtl", coniuga tradizione e modernità.
Totalmente aristocratico e ospitato nello stesso palazzo in stile classicista del maggiore polo espositivo dell’Albertina, "Do & Co Albertina" offre una cucina ambiziosa insieme a un vero e proprio Schanigarten (tradizionale giardino con tavolini all’aperto) con vista sul Burggarten.

 

Si cambia città, ma non la tendenza di aprire le porte dei musei per ospitare cene, pranzi, momenti conviviali intorno a un tavolo imbandito.
Anche ad Amsterdam darsi appuntamento al museo per mangiare qualcosa è un’abitudine entrata ormai stabilmente nel costume di vita rilassato e informale degli olandesi.
In città l’Eye Film Institute, il nuovo museo del cinema nel quartiere un tempo industriale oggi polo creativo di Amsterdam-Noord, che sembra un’astronave uscita da Star Wars, è molto gettonato anche per una merenda di stile: dalle ampie vetrate del bar ristorante interno lo sguardo si allarga sulla città mentre si gusta un hagelslag, il tradizionale tramezzino spolverato con cioccolato.

 

 

A Milano il Museo del 900 ha da poco inaugurato il suo elegante ristorante Giacomo Arengario. Un vero e proprio omaggio al periodo “Decò”, diviso in “period rooms” che scandiscono le diverse zone del ristorante: una Hall, a tavoli bassi, poltroncine e divani; un Bar costituito da elementi in legno laccato di nero o rivestiti di specchio, che si slanciano verso il soffitto ricordando le architetture metafisiche di quegli anni; una Sala ristorante, rivestita da sontuose pannellature di legno dorato e specchi invecchiati e una Galleria aperta sulla cucina con pannellature in lacca rossa degli anni Trenta e un bancone dove si può mangiare. Infine il Dehors, che si trova oltre il bar all’interno della grande loggia affacciata su Piazza del Duomo, studiato come una struttura in ferro e vetro, essenziale con una vista incomparabile. Ospitato all’interno del Museo, anche il ristorante regala un piccolo viaggio estetico e di sapori nell’arte.