Copenaghen: città green, giovane, cool, è una delle mete predilette per un city break.
Di cose da fare a Copenaghen ce ne sono tante e, soprattutto, sarà una bella scoperta assaporare l’amore per la vita e per le piccole cose degli abitanti della capitale della Danimarca. Qui lo chiamano hygge e dicono lo si possa provare in ogni momento, anche passeggiando in bicicletta. Non resta che provarci e, nel frattempo, leggere le nostre Dieci cose da fare a Copenaghen.
1 – Il Palazzo Reale di Amalienborg
2 – Museo Nazionale di Copenaghen
È una vero e proprio viaggio nella macchina del tempo, passando attraverso gli avvenimenti salienti che hanno fatto la storia del regno danese, una visita al Museo Nazionale di Copenaghen.
Tra luci, suoni e allestimenti scenografici, partendo dalla preistoria intrisa di misticismo pagano, si percorrono i secoli medievali e si approda alle opere dell’arte contemporanea: in tutto più di 10.000 reperti storici, alcuni di grande fascino e importanza. Anche se il Museo Nazionale è ispirato principalmente alla storia della Danimarca, a volte si possono trovare anche delle mostre temporanee sulla storia di luoghi esotici come la Groenlandia e l’America Latina.
3 – La Sirenetta
Chi non conosce la Sirenetta, una delle più famose attrazione turistiche della Danimarca? È lei che
La statua in bronzo rimanda alla protagonista della celebre favola scritta nel 1837 dallo scrittore danese Hans Christian Andersen: la storia della sirena infelice che sogna di poter camminare sulla terra ferma per raggiungere l’uomo di cui si è innamorata, sacrificando così la sua vita nel mare.
Per la sua realizzazione lo scultore Edvard Eriksen prese ispirazione dall’étoile Ellen Price che nel 1909 danzò come prima ballerina al Royal Theatre di Copenaghen nel balletto “La Sirenetta”. Fu però la moglie dello scultore, Eline Eriksen a fare da modella per la scultura. La statua originaria venne poi offerta alla città di Copenaghen dal produttore di birra e fondatore della Carlsberg, Carl Jacobsen che commissionò l’opera a Edvard Eriksen dopo essere rimasto rapito dalla leggiadria della ballerina Ellen Price.
4 – Il piacere della hygge danese
Hygge è una parola difficile da pronunciare (suona un po’ come “ügghe”) e anche da spiegare.
È uno stato d’animo, un modo di vivere… in italiano il termine è simile a “intimità”, anche se questa parola non basta a tradurne il senso profondo.
Forse perché hygge è qualcosa che si può provare, non descrivere. È come un’atmosfera accogliente, piacevole, intima mentre si assaporano i piaceri della vita circondati dall’affetto delle persone care. Per i danesi hygge è stare bene con gli amici e la famiglia, mangiando qualcosa di buono, chiacchierando di cose piccole e grandi per ore. Io la definirei amore per la vita.
La stagione hot della hygge è il Natale, forse perché gli inverni danesi sono lunghi e bui ed è necessario attrezzarsi con le armi più appropriate: hygge e milioni di candele accese (le candele sono molto hygge!). Ma di certo la hygge non va in vacanza durante la bella stagione, anzi. Pic-nic nei parchi, barbeque con gli amici, concerti all’aperto, festival di strada e pedalate in bicicletta sono decisamente hygge, soprattutto se fatti alla danese.
5 – Tivoli
Il parco di divertimenti (stagionale) più visitato al mondo: aperto nel lontano 1843, Tivoli è un irresistibile miscuglio di giostre, attrazioni, performance e cultura che lo rendono perfetto sia per gli adulti che per i bambini. Si entra in un mondo di fiabe, terre esotiche e giochi da brivido. Intere generazioni hanno passeggiato all’interno del suo intrico di cose da fare e da vedere, Hans Christian Andersen incluso.
I più piccoli, ovviamente, adorano Tivoli, anche perché offre una grande quantità di attività ed esperienze nuove. Un posto molto famoso del parco è il Tivoli Boys’ Guard, qui i bambini danno vita alla loro personale versione delle guardie reali e della loro marcia.
6 – Visitare Christiania
Coloratissima e da sempre controversa, la città libera di Christiania è un luogo unico da visitare. Più che un quartiere, è uno stile di vita.
Nata nel 1971 in una zona militare abbandonata nel quartiere di Christianshavn, venne occupata dagli squatters che la proclamarono città libera, ossia un’area non soggetta alle tasse e guidata da una legislazione interna. In questo quartiere alternativo affluirono nuovi coloni e l’esperimento sociale di pochi liberi pensatori si trasformò in un tratto permanente della città. Christiania sopravvive ancora oggi, adattandosi al mutare dei tempi, ma rimanendo un centro alternativo nel bel mezzo della capitale, con circa 1000 persone che vi vivono stabilmente.
Visitarla vi proietterà letteralmente in un altro mondo: un miscuglio di magazzini, baracche, case, murales colorati e sculture all’aperto. I turisti possono passeggiare per le sue strade liberi di fermarsi a mangiare e bere nei bar, ristoranti e caffetterie della zona, magari ascoltando musica dal vivo o partecipando a qualche evento all’aperto.
7- Shopping a Copenaghen
Lo shopping a Copenaghen è una coccola. Il centro città è un raccolto insieme di piccole strade lungo le quali si trovano piccoli negozi originali, grandi marchi e department store. Non c’è bisogno di percorrere chilometri come maratoneti alla ricerca dei negozi più interessanti. L’area commerciale di Copenaghen si snoda nel bellissimo centro storico e nei vivaci quartieri Vesterbro, Østerbro, Nørrebro e Frederiksberg.
Molti tour dello shopping cominciano da Strøget, la strada commerciale pedonale più lunga del mondo. Strøget è il cuore pulsante della città, che inizia dalla stazione di Nørreport per finire alla piazza del Municipio (Rådhuspladsen) ed è piena di edifici storici e attrazioni, oltre naturalmente che di negozi.
Nel tratto che porta al Municipio si trovano i brand di moda giovane. Intorno alla splendida piazza Amagertorv, ci si ferma per un drink in uno dei caffè all’aperto prima di entrare in uno dei flagship e department store più importanti della Danimarca: Magasin du Nord.
Kronprinsensgade è la strada del lusso: non solo grandi brand internazionali, ma anche nomi importanti della moda made in Denmark come Marlene Birger.
Jægersborggade, invece, è la strada più cool di Copenhagen al momento, proprio dietro al cimitero di Assistens in cui riposa Hans Christian Andersen. Piena di locali, negozi vintage e di curiosità.
Sul lato opposto all’Università di Copenhagen, The Latin Quarter, la zona di Larsbjørnsstræde e dintorni, è il fulcro per l’avanguardia, l’underground e le etichette emergenti.
8 – Andare in autostrada in… bicicletta
Copenhagen è una città perfetta per andare in bicicletta. Basta affittarla con Biking Copenhagen e
E scoprirete subito di essere in buona compagnia, perché in una città green come Copenhagen la bicicletta è uno dei mezzi di spostamento più diffusi. C’è persino la prima autostrada per biciclette: da poco inaugurata, mette in comunicazione Copenhagen e il sobborgo Albertslund. I danesi, ogni giorno, percorrono i diciassette chilometri di superstrada per ciclisti a bordo della propria bicicletta raggiungendo così il posto di lavoro in città, senza rimanere imbottigliati in spiacevoli ingorghi di auto, e senza inquinare. Facendo, in più, una buona razione quotidiana di attività fisica gratuita. È una bella passeggiata da provare a bordo della vostra due ruote, per capire come si vive in un Paese green per davvero.
9 – Dove mangiare a Copenaghen
Mangiare a Copenaghen sarà una sorpresa, anche per i palati più esigenti. La capitale della Danimarca detiene infatti un bel record: tredici ristoranti pluristellati Michelin.
Se puntate al top della ristorazione danese, allora dovete prenotare una cena al Noma che, ristorante con due stelle Michelin, è giustamente considerato uno dei migliori ristoranti al mondo, grazie all’estro dello chef Rene Redzepi. La sua è una cucina sorprendentemente creativa, capace di reinventare le tradizioni nordiche.
Locale molto trendy è Relæ di Christian Puglisi (anch’esso stellato), precedentemente chef del Noma. Il ristorante assicura un’esperienza gastronomica interessante, che vuole però essere accessibile a tutti, nei prezzi e anche nell’aspetto del locale, situato in un seminterrato apparentemente con poche pretese, una cantina rustica diremmo noi, nel quartiere trendy di di Nørrebro.
Per assaggiare la vera cucina danese – senza stelle ma decisamente appetitosa – c’è il ristorante Peder Oxe: atmosfere piacevolmente vintage, un ambiente molto giovane (attirato anche dalla buona qualità della cucina a prezzi accessibili), relax e tante risate. È d’obbligo assaggiare gli Smørrebrød – sorta di panini aperti in due ricoperti di abbondante burro e riccamente farciti da entrambi i lati da una serie di ingredienti – in infinite e sfiziose varianti.
10 – Dove dormire a Copenaghen
Tutt’altra atmosfera, ma fascino da vendere, al Central Hotel and Café nella zona Vesterbro di Copenaghen. Un hotel davvero speciale, dal momento che è stato definito l’hotel più piccolo del mondo: una sola stanza di 12 metri quadrati per un’esperienza unica e intima.
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