Transformers, fino al 3 novembre a Torino ai Cantieri OGR, è più di una mostra, è un viaggio nella storia della musica pop attraverso le immagini pubbliche e private di 26 artisti che hanno fatto epoca: da Elvis Presley ai Daft Punk, per intenderci.
Non è una mostra da vedere, è un percorso di emozioni nel cuore della storia musicale che ha cambiato il mondo, grazie a musicisti rivoluzionari e generosi che, grazie alla loro personalità e al loro carisma, hanno saputo conquistare palcoscenici e opinione pubblica cambiando il panorama musicale e non solo.
Il percorso espositivo ruota intorno a 78 fotografie (concesse da Getty Images che è partner dell’evento) che immortalano la vita pubblica e privata di Elvis Presley, David Bowie, Jimi Hendrix e i Doors, fino a Madonna e Bob Dylan, ai Radiohead e perfino ai Daft Punk.
Il viaggio ha inizio dagli anni Cinquanta, con l’avvento della “società di massa”, e approda ai giorni nostri, con l’affermazione del web e delle tecnologie digitali, rappresentando ciascun passaggio intermedio (la canzone di protesta, la British Invasion, il riscatto afroamericano, l’epopea degli hippies, il rock teatrale, il punk, la world music, la rivoluzione elettronica, l’hip hop, la stagione della videomusica, il grunge, la techno e così via) con un’icona in grado di simboleggiarlo.
Nella selezione del materiale fotografico, il curatore della mostra Alberto Campo ha voluto porre l’accento sull’evento dal vivo, a cui oggi con la smaterializzazione della musica, si associa l’idea di “autenticità” dell’esperienza musicale.
La scelta espositiva è tutt’altro che casuale: i Cantieri OGR sono luogo di trasformazione da sempre. Una grande fabbrica, in cui per decenni sono stati costruiti e riparati i treni, è diventata oggi un luogo di sperimentazione dove musica, design e architettura hanno trovato una nuova casa per misurarsi con il cambiamento.