Al Fresco – il locale a Milano dove si mangia, si lavora e ci si incontra
A Milano non si parla d’altro. È il ristorante più twittato del momento, il più postato su Instagram, il più desiderato dalle food blogger che contano.
A Milano non si parla d’altro. È il ristorante più twittato del momento, il più postato su Instagram, il più desiderato dalle food blogger che contano.
Sottotitolo: la meglio gioventù (hipster). Sì, perché l’ultimo romanzo di Michael Dahlie ha un titolo piuttosto lungo e creativo, insolita traduzione del più lineare “The Best of Youth” che però, in Italia avrebbe avuto qualche conflitto di interesse appunto con la nostra “La meglio gioventù”.
Trentotto camere e suite, seta alle pareti, arredi artigianali in acero tinto, sale da bagno con doccia e vasca idromassaggio, lavabi in cristallo.
Sfatato ormai da tempo il falso mito che imponeva una netta divisione tra alta cucina e cucina di hotel, oggi sempre più negli hotel italiani si mangia bene.
Vi mancava la goffa Bridget Jones perennemente in preda a travagli amorosi e vestiti troppo stretti?
Siamo ancora in macchina, quando un gabbiano apre le ali sopra di noi, a metà strada tra Portofino e Monte Carlo; tra Alassio e Albenga, se vogliamo restringere il campo.
È una bellissima campagna pubblicitaria quella recentemente lanciata a New York da BikeNCY e Trasportation Alternatives, per incentivare l’utilizzo della bicicletta in città e sensibilizzare gli automobilisti a un maggior rispetto per i ciclisti urbani.
Si chiama Mast, il nuovo centro per l’arte e la cultura aperto a Bologna per promuovere imprenditorialità e innovazione.
Sembra uscita dalle pagine di un libro per bambini, il piccolo rifugio francese immerso nella natura ai margini di Bordeaux.
È l’ultimo ponte del 2013, un’occasione imperdibile per lasciarsi tutto alle spalle, anche solo per due giorni.