La nascita della minigonna, nel 1963, è storicamente associata all’inglese Mary Quant, una stilista che già a partire dalla fine degli anni ’50 aveva iniziato a proporre abiti con orli sempre più corti.
I suoi modelli erano perfettamente in sintonia con gli anni Sessanta: brillanti, semplici e ben coordinati, l’espressione tipica della moda giovane britannica.
La Quant ha reso popolari le gonne mini (in onore dell’automobile Mini che adorava), i collant colorati, gli skinny ribs e le cinture appoggiate ai fianchi.
Ha creato la prima collezione in pvc e venduto moltissimi top senza maniche lavorati all’uncinetto, che arrivavano alla vita.
Le primissime minigonne, per essere definite tali, dovevano arrivare a due pollici sopra il ginocchio (circa 5 centimetri). I pollici ben presto diventarono 4, e poi, verso la fine degli anni Sessanta, 8 (20 cm circa).
Un capo che ebbe un successo immediato: pochi centimetri di stoffa, intesi come un modo per ribellarsi alla società perbenista con tutte le sue restrizioni e i suoi tabù.
Nonostante sia stata osteggiata dalla Chiesa, e dalle istituzioni che la consideravano degradante dell’immagine femminile, la minigonna è sopravvissuta fino ai giorni nostri.
Le donne di allora (e di oggi) devono molto a Mary Quant: è stata lei a liberarle dal cliché delle mogli deferenti e remissive, a incoraggiarle a essere sé stesse in ogni aspetto della vita, sessuale, sociale e professionale.
Il tutto partendo da un pezzetto di stoffa portato basso in vita.
La paternità non è però condivisa da tutti i critici e storici della moda: in Francia, per esempio, il designer Andrè Courrèges è spesso citato come inventore della mini-jupe (aveva presentato degli abiti che terminavano sopra il ginocchio a partire dalla sua collezione del 1964 e li accorciò ulteriormente in quella del 1965), mentre altri autori attribuiscono l’ideazione di questo capo cult allo stilista e costumista John Bates.
Oggi la minigonna compie 50 anni, e non è ancora uscita di scena. Sempre più corta fino alla metà degli anni settanta, rilanciata negli ottanta, la sua presenza continua indisturbata.
Può essere in pelle, pizzo, maglia, jeans, si può indossare da sola o sopra aderentissimi leggings, ma anche con collant colorati. In ogni caso Mary Quant affermerà che: “Né io, né Courrèges, abbiamo avuto l’idea della minigonna, è stata la strada ad inventarla”.
Testo e disegno di Giovanna Sitran
Dal blog The Glam Pepper