Chianti la terza parola in America dopo pizza e amore, che per la maggior parte delle persone è un vino prelibato, il Chianti Classico, mentre non tutti sanno che è anche un piccolo territorio nel cuore della Toscana, conteso per secoli da senesi e fiorentini.
Il Chianti “storico”, è un luogo magico, ricco di storia, di leggende, di vigneti e oliveti, un territorio così unico e poetico che ha ispirato un grande regista come Bernardo Bertolucci nel suo famoso film “Io ballo da sola” con la splendida Liv Tyler. Nonostante siano passati oltre quindici anni da quando sono state girate quelle scene memorabili, il sogno che ha suscitato “Io ballo da Sola, non si è placato”, e tutti gli anni arrivano turisti inglesi, americani, ma anche italiani a scoprire i luoghi visti al cinema.
Il nostro viaggio non può che partire dal Castello di Brolio, nel comune di Gaiole in Chianti, simbolo per eccellenza del territorio, dove è stato creata la formula del vino da Bettino Ricasoli, il noto “Barone di Ferro”. Il castello è stato rimaneggiato più volte dopo vari attacchi e distruzioni, fino ad arrivare agli attuali splendori e a un gusto romantico, a metà dell’ottocento.
Al suo interno sono da vedere la nuova collezione “Ricasoli” con armi, gli studi per creare il vino e, ancora, la sobria cappella di San Jacopo con la sepoltura dei membri della famiglia nella cripta, il cassero e i bellissimi giardini all’italiana, dai quali si ha una veduta a 360° sulla provincia di Siena.
Visitato il castello, l’itinerario prosegue lungo il viale di cipressi che conduce verso “La Grotta” e da lì ai “Podernuovi”, il casolare toscano dove Liv Tyler trascorre la vacanza nel corso del film. Proseguendo sulla strada bianca, che è anche il percorso dell’Eroica (la gara ciclistica con biciclette e vestiti d’epoca) si arriva lungo la strada di san Regolo, che porta verso Siena, dove lungo il tragitto ci fanno compagnia boschi, il borgo di Nebbiano con la sua piccola chiesa, la splendida villa seicentesca della Torricella una volta dei Ricasoli, fino ad arrivare a un piccolo spiazzo con due piante di leccio secolari. Da lontano sembrerebbe una pianta unica, ma avvicinandosi si scopre che le piante sono due e che le loro chiome si sono unite come un gesto di amore: non è un caso che proprio sotto questa pianta si sia svolta la scena d’amore più bella e dolce del film.
Proseguendo lungo la via ci immettiamo nella provinciale e, oltrepassati i paesi di Pianella e San Giovanni a Cerreto, svoltiamo a
Il mezzo ideale per visitare questi luoghi è la bicicletta: potete lasciare la macchina alle “cantine” di Brolio e poi, con la bici, salire fino al castello e proseguire lungo tutti i luoghi del film. Un percorso alternativo per sentirsi, per un giorno, attori di un film.
Testo e foto di Stefania Pianigiani
dal Blog www.lafinestradistefania.it
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