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Lezioni di découpage

L’arte del découpage, nonostante il nome possa trarre in inganno, porta la firma Made in Italy.

L’arte del découpage, nonostante il nome possa trarre in inganno, porta la firma Made in Italy.

Ingegnosi mobilieri veneziani, alla fine del XVII secolo, iniziarono a laccare figure di carta ritagliata sui loro mobili per far fronte ad una domanda sempre crescente. Nei primi decenni le immagini utilizzate per l’ornamento di questi prodotti ricordavano l’arte cinese, molto costosa e di difficile reperimento, per questo il découpage prese il nome di “Arte povera”. Povera o no tutta Europa impazzì per questa nuova arte: anche la Regina Elisabetta si diede alla decorazione di mobili con disegni realizzati appositamente da artisti di corte.
Con il passare degli anni e degli stili si iniziò a sfruttare immagini con nuove rappresentazioni, sempre su carta, per avvicinarsi ai gusti dei singoli committenti.

 

Oggi il découpage si presenta come un coinvolgente passatempo che, oltre a occupare manualmente le vostre serate invernali, vi darà modo di creare o rinnovare complementi d’arredo e piccoli oggetti esattamente come li avevate pensati.

Ho provato questo nuovo hobby e, da vera neofita, posso dirvi che è veramente facile e divertente, serve solo un po’ di fantasia e un pizzico di tempo libero. Vediamo passo a passo un esempio facile da realizzare e sfruttare in casa.

Come prima cosa è necessario individuare un elemento da lavorare: iniziare con un mobile come fecero i veneziani secoli or sono potrebbe essere complesso, diciamo che una piccola scatola portaoggetti o un tavolino da salotto sono da preferire.
La seconda scelta è quella dei soggetti grafici che vorrete incollare sul vostro tavolino. Non è necessario sia carta di particolare fattura, può andare bene carta da regalo, carta di libri o giornali o tovaglioli di carta che, per i principianti, si adattano perfettamente in quanto oppongono meno resistenza all’incollaggio rendendo i passaggi successivi più veloci.

Il tavolino con cui mi sono cimentata era in legno laccato e ho scelto di ricoprirlo completamente di carta (da regalo) con immagini vintage.
• Dato che il tavolino era verniciato con smalto laccato è stato necessario carteggiare leggermente le superfici con carta abrasiva sottile, così da non rigarle.
• Al tatto è facile riconoscere quando la laccatura è stata eliminata a sufficienza (la superficie non è più liscia e lucida). Ripulite poi con un panno asciutto di modo da eliminare la polvere creata e iniziate con pennelli e liquidi di varia natura.
• La prima mano si passa con del primer, un composto che rende omogenea la superficie e facilita l’incollaggio successivo. In caso la carta che avete scelto sia leggermente traslucida o traforata consiglio di passare una seconda mano di primer o di valutare l’ipotesi di inserire una mano di vernice del colore che meglio si adatta all’ornamento scelto. Se la carta è completamente coprente non è necessario.
• Una volta asciugato siete pronti per la parte più artistica del lavoro. Ritagliate le decorazioni secondo il “disegno” che avete immaginato per la composizione finale e preparate, oltre alla colla, un bicchierino di acqua. Iniziate spennellando abbondantemente la colla sulla superficie su cui appoggiare la prima sezione di carta.
• Il momento del posizionamento della carta è il più complesso: è infatti necessario prestare attenzione a non creare pieghe, in caso aiutatevi con un righello. In seguito intingete nuovamente il pennello nella colla umidificandolo con un po’ di acqua e ripetete la pennellata sopra la carta appena posizionata.
• Questo processo in tre fasi (colla, carta, colla) è da ripetere finché tutta la superficie non sarà completamente ricoperta, proprio come lo avevate pensato voi.
• Lasciate asciugare il tutto molto bene per poter poi procedere con la lucidatura. Esistono in commercio diverse vernici fissative opache, lucide o satinate a seconda della finitura che desiderate dare all’oggetto, io ho utilizzato quella lucida.
• Se volete donare al vostro tavolino un effetto anticato (effetto craquelè) consiglio quello lucido a cui dovrà seguire un passaggio di bitume, un composto nero e molto untuoso che una volta asciugato dovrà essere eliminato a poco a poco con un panno morbido, così da eliminarne l’eccesso fino al raggiungimento del vostro obiettivo.
• Ora potete godere del vostro nuovo tavolino.

 

Ovviamente il processo visto sopra è uno dei tanti stili raccontati da altrettanti amanti. Il web raccoglie numerosi siti internet che spiegano le tecniche più diffuse e mostrano passo a passo i processi. Youtube raccoglie molti tutorial realizzati da persone che si sono dedicate al découpage con ottimi risultati; www.decoupageitalia.eu è il sito internet dell’Associazione Italia di Découpage a cui potrete iscrivervi e chiedere aiuto a tutti gli iscritti, scambiare opinioni e raccontare le vostre imprese tra carta e colla.
Navigando su www.ildecoupagediantonella.net potrete invece leggere le esperienze di una vera artista del découpage, potrete trovare consigli e spunti sui prodotti da utilizzare e dialogare con la blogger rispetto ai vostri dubbi.

Ovviamente, trattandosi di una tecnica decorativa non ci sono limiti all’immaginazione e alla fantasia e, per sua natura, è in costante evoluzione e miglioramento. Se siete rimaste affascinate dalla semplicità di decorare oggetti anonimi nella vostra casa, avvicinatevi a piccoli passi e lasciatevi trasportare dalla vostra immaginazione, la varietà di strumenti e stili è talmente vasta da permettere anche ad un principiante di avvicinarsi a queste tecnica, divertendosi.

Veronica Bernardi