Weekend in Alpe di Siusi: ecofriendly, gustoso, con stile

Terra di castelli, di boschi, di prati e di fiori di campo. Terra di sport estremi, in volo tra le vette aguzze delle Dolomiti, di gite a cavallo e tradizioni di cui andare orgogliosi.

Terra di castelli, di boschi, di prati e di fiori di campo. Terra di sport estremi, in volo tra le vette aguzze delle Dolomiti, di gite a cavallo e tradizioni di cui andare orgogliosi.

Siamo in Alpe di Siusi, il più grande altopiano d’Europa, che si estende su 56 chilometri quadrati tra le località di Castelrotto, Siusi e Fiè, circondato dalle cime dolomitiche tra cui spicca, maestoso e piatto, lo Sciliar.


In Alpe di Siusi abbiamo trascorso il weekend del 5 – 7 ottobre.
Il paese di Castelrotto è piccolo e accogliente. La gente passeggia lungo il corso principale curiosando tra i negozi di abiti tradizionali tirolesi (Trachtenanzug per l’uomo, Dirndl per la donna).
Da qui vengono i Kastelruther Spatzen, il gruppo di musica folk sudtirolese più famoso dell’Alto Adige, vincitori di numerosi riconoscimenti, tra cui i dischi d’oro e di platino ricevuti in Germania, Svizzera e Austria.

Nel comune di Castelrotto, come a Fiè allo Sciliar, il traffico è limitato e per gli ospiti è messa a disposizione una fitta rete di mezzi pubblici. Questa gestione del trasporto pubblico rientra in un programma di tutela ambientale integrato, per la preservazione dell’altopiano dello Sciliar, Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO, e delle sue bellezze naturalistiche.

Il laghetto di Fiè ha ricevuto nel 2012 la bandiera Cinque Vele, assegnata da Legambiente e da Touring Club Italiano alle spiagge e ai laghi balneabili più belli e puliti d’Italia, riconoscimento ottenuto solo da altri cinque laghi in Italia.

L’Alpine Design & Spa Hotel Schgaguler si trova in centro a Castelrotto.

Si distingue per il design moderno ma legato alle tradizioni e al territorio, per l’estrema cortesia del personale e una gasthöflichkeit (ospitalità) di grande simpatia.
L’hotel ci ha colpito in particolar modo per la bellezza e la comodità delle camere con vista sullo Sciliar.

Le ampie suite offrono un ambiente caldo e soft; il parquet e i mobili, in legno di pino cembro, diffondono per la stanza un odore rasserenante che concilia il sonno e il relax.
Al mattino, col caffè e il cappuccino, la colazione prevede torte e marmellate fatte in casa, yogurt dell’Alto Adige, salumi e formaggi locali, succhi di mela, sambuco e melissa, rigorosamente di produzione artigianale.
La sera, al Ristorante Rubin, i sapori tipici italiani e tirolesi si sposano con le raffinatezze francesi, dando vita a una cucina leggera e internazionale.
Noi abbiamo provato il frullato di fichi e latte di mandorle e gli ottimi cannoli di sfoglia con robiola stagionata.
L’Hotel Schgaguler mette a disposizione degli ospiti anche una splendida spa disposta su più piani, con piscina interna e vasche idromassaggio.

L’Alpe di Siusi è perfetta per le lunghe passeggiate e le escursioni in mountain bike, anche per i meno sportivi.
La pendenza è molto lieve e il paesaggio ripaga di ogni piccolo sforzo, così anche il nostro gruppo si è avventurato lungo i sentieri che tagliano gli alpeggi più verdi e incantati delle Dolomiti.
Sul nostro cammino abbiamo incontrato le mucche, brune e pezzate, portate al pascolo dai pastori.

Per queste pacifiche bestie la transumanza è una festa: gli animali vengono addobbati con fiori e corone, gioiscono al suono delle proprie campane attaccate al collo e accorrono curiose quando i Goasslschnöller battono le loro fruste sul terreno provocando un rumore intenso e regolare, irresistibile alle orecchie bovine.

In Alpe di Siusi si trovano bellissime baite per la sosta di sciatori, fondisti ed escursionisti, tentati a gustare ogni giorno una nuova delizia. Noi abbiamo scoperto la Gostner-Schwaibe di Franz Musler, un giovane chef che prepara menu unici a base di fiori, di grande impatto visivo e olfattivo.
Abbiamo brindato con un prosecco allo sciroppo di tarassaco (altre varianti erano sambuco, melissa, salvia) e cominciato con un’insalata di fiori di montagna, condita con pesto di cirmolo e sale alle cinque erbe.

Senza fretta siamo passati al primo, tagliatelle alle erbe con formaggio di malga, e abbiamo trovato squisita la guancia di bue con purè di zucca.
Incantati dal panorama, abbiamo concluso il pranzo con delle deliziose mezzelune dolci con fragole e rabarbaro.

L’agriturismo in Alto Adige si vive nei masi, le antiche case contadine dove abitano da generazioni le stesse famiglie, che offrono ai loro ospiti specialità casalinghe, prodotti tipici dell’Alto Adige, coltivati e prodotti direttamente nel maso.
Siamo stati al maso Lafogl  e l’atmosfera era così familiare che quasi non si faceva più alcuna distinzione tra i camerieri e i convitati, eravamo tutti amici.
Al maso Lafogl abbiamo bevuto il vino nuovo e mangiato i tipici piatti del Südtirol: speck, formaggi tipici, salsicce, carne affumicata, crauti, canederli, patate, castagne e per finire dei krapfen indimenticabili.

Domenica mattina, siamo partiti per Fiè allo Sciliar. Il paese gode di una magnifica posizione panoramica ed è famoso per i bagni di fieno, che secondo la tradizione proprio qui hanno avuto origine.

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Angela Langone