Cascata Chamarel

Dieci cose da fare a Mauritius

La repubblica di Mauritius si trova nell’Oceano Indiano, circa 900 km a est del Madagascar. Oltre all’isola principale, comprende le isole di Saint Brandon e Rodrigues e le isole Agalega.

La repubblica di Mauritius si trova nell’Oceano Indiano, circa 900 km a est del Madagascar. Oltre all’isola principale, comprende le isole di Saint Brandon e Rodrigues e le isole Agalega.

Già nota ai Malesi e agli Arabi dal X secolo, fu scoperta dai Portoghesi e ribattezzata Ilha do Cerne (“isola del cigno”) ma rimase disabitata fino a quando gli olandesi, alla fine del Cinquecento, la rinominarono in onore del loro principe Maurizio di Nassau.

Mauritius è nota per la sua straordinaria bellezza naturalistica. Nel suo diario di viaggio, Mark Twain annotò che “si ha l’impressione che sia stata creata prima Mauritius e poi il paradiso”.

Ecco qualche suggerimento su cosa fare in questa splendida isola:

1 – Soggiornare con stile

Indubbiamente i migliori sono il Dinarobin, Troux aux Biches Resort e gli hotel della catena Lux Island Resorts.

Il Lux Resort di Le Morne non solo è iper-stiloso ma è un’oasi di perfezione. Alle spalle c’è Le Morne, il promontorio più ripido dell’isola chiamato così perché alcuni giovani mauriziani vi si lanciarono per suicidarsi in occasione dell’ultima invasione coloniale.

L’oceano è stupendo, sempre calmo, e la barriera corallina permette lo snorkeling anche ai più inesperti grazie a fondali limpidi, non troppo profondi e ricchissimi di pesci tropicali. L’hotel in sé è favoloso: 3 piscine, ristoranti dove per almeno 2-3 sere a settimana mangi anche à la carte (inoltre puoi sempre chiedere qualche variazione allo chef), camere spaziosissime (con vasca da bagno, doccia doppia, letto a 3 piazze e… cabina armadio!).

Da non lasciarsi sfuggire la spa con i prodotti Pevonia e i trattamenti ayurveda.

Non lontano dall’hotel c’è un piccolo centro commerciale e ci si può spostare in bici, prendere la macchina oppure un taxi o un autobus.

2 – Dare un’occhiata ai fondali

Che siate provetti sub o solo snorkeler, non potete andare via da Mauritius senza aver messo almeno una volta la testa sott’acqua. Il vantaggio è che il mare è calmo e quindi potete farlo anche a 4 metri da riva e vedere già un mondo di piccoli pesci tropicali. Per gli esperti invece c’è “La Cattedrale”, uno dei fondali più amati dai subacquei di tutto il mondo.

3 – Fare un giro nella capitale

Port Louis non è una città indimenticabile ed è una cittadina tipicamente africana, molto inquinata, con molto traffico, strade malmesse e gente seduta per terra. Nonostante tutto però un giro al mercato, ai giardini ricchi di banani e al porto con i negozi pieni di souvenir, frullati di frutta e tessuti colorati, non potrà che farvi bene. Acquistate zucchero, rum, thè, vaniglia, spezie e… bigiotteria!

4 – Marciare con i leoni

Se andate al Casela Park, uno dei parchi più ricchi di specie di volatili nel mondo sulle orme dello scomparso Dodo, potrete anche scegliere di fare un giretto a piedi con i leoni. Ammesso che siate alti almeno 1,50 m (i bambini non sono ammessi) fidatevi della guida, affiancatevi a una leonessa e camminate… ehm, come se niente fosse! Per i meno temerari, c’è sempre il percorso in quad nel vasto territorio del parco.

5 – Visitare Grand Bassin

La popolazione mauriziana è cosmopolita e suddivisa in un’ampia fetta di creoli, una presenza vasta di musulmani e una élite di indiani che adorano le proprie abitudini e credenze. Grand Bassin, il più grande luogo di preghiera indù fuori dall’India è immancabile: una grande statua di un giovane Buddha vi accoglierà su una spianata che si riempie di milioni di persone quando vengono organizzati i raduni. Nel lago – il Grand Bassin appunto – è stata importata acqua del Gange ed è ritenuto un luogo sacro.

Toglietevi le scarpe, accendete l’incenso e vedete di non farvi mangiare la frutta dalle carpe e dalle scimmie che sono sempre alla ricerca di cibo lì in giro.

6 – Il Georges National Park versione “pigri” o “superattivi”

Dipende da voi se decidere di affacciarvi dalla terrazza panoramica e ammirare la bellezza della foresta incontaminata che occupa la parte centrale dell’isola facendo solo pochi metri, oppure di inoltrarvi in un sentiero con bussola, cartina e navigatore calzando scarponcini da trekking.

7 – Le cascate di Chamarel

Una lunga strada in mezzo a piantagioni di zucchero tra sterrati, rocce e curve vi porterà a una spianata da dove osservare l’alto salto delle cascate di Chamarel, uno spettacolo impagabile.

8 – Saperne di più sulla coltivazione dello zucchero

Il museo “Aventure du Sucre” non è lontano dalla capitale e vi farà ripercorrere la storia del colonialismo a Mauritius, delle piantagioni e dell’industria dello zucchero. Le lavorazioni, gli strumenti, i tipi di zucchero, gli assaggi. Potrete anche fermarvi per una pausa al ristorante vicino oppure acquistare lo zucchero.

 

9 – Fare una gita su un’isola

Che scegliate la battutissima Isola dei Cervi o preferiate l’Ile des deux Cocos, andare su un’isola, avvistare i delfini, nuotare in mare aperto e farvi una grigliata sulla spiaggia al suono del “sega”, la tipica musica mauriziana, è davvero imperativo di ogni vacanza a Mauritius.

10 – Avvistare Trou aux Cerfs

Salite in macchina in un quartiere che sembra fantasma (a “numero chiuso” per permettere completa privacy ai proprietari delle ville circostanti) e avvistate dall’alto la bellezza di Troux aux Cerfs, il cratere di un vulcano inattivo, ricco ora di vegetazione meravigliosa.

Quando andare? Tutto l’anno, ma meglio sicuramente quando in Italia è inverno, perché a Mauritius è la stagione migliore. In agosto invece è inverno mauriziano, ma in ogni caso le temperature sono di solito intorno ai 27 gradi e i giorni di pioggia davvero rari

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